(ANSA) - TERMOLI, 13 GEN - "La concessione marittima
richiesta da Maverick copre una superficie enorme, situata in
un'area di interesse per la pesca e il traffico marittimo,
diportistico e commerciale. Ad aggravare la situazione,
l'istanza di un'altra società di installare al largo di Punta
Penna a Vasto (Chieti) un altro parco eolico". Così la Rete
della Sinistra Termolese, in una delle 7 osservazioni depositate
in Capitaneria di Porto sul progetto di parco eolico off-shore
che la società milanese vuole realizzare davanti alle coste del
Molise.
"Si stanno dimenticando le esistenti piattaforme per la
coltivazione di idrocarburi: Campo Rospo Mare e l'Alba Marina,
serbatoio galleggiante - prosegue il movimento politico - Lo
specchio di mare per il quale si chiede la concessione demaniale
marittima per la durata di 40 anni copre complessivamente 295,4
km quadrati. Non è affatto vero, come afferma Maverick, che si
tratti di un'area dove la pesca è praticata a bassa intensità.
L'elettricità prodotta dagli aerogeneratori è convogliata da una
rete di cavidotti sottomarini ad alta tensione (66 kV) a due
stazioni di trasformazione ad altissima tensione (400 kV),
collocate su piattaforme fisse, e da qui a Termoli, con un altro
elettrodotto sottomarino ad altissima tensione. Sui fondali del
parco eolico si instaura così un inquinamento elettromagnetico
permanente, che non è stato affatto preso in esame e potrebbe
indurre mutazioni genetiche nella fauna che ha il suo habitat
sul fondale".
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Nella foto distribuita dall'ufficio stampa il 31 luglio 2014
la Rainbow Warrior, nave simbolo di Greenpeace, entrata in
azione nel mar Adriatico presso la piattaforma petrolifera Rospo
Mare B, di propriet?? Edison ed Eni.
ANSA/UFFICIO STAMPA GREEN PEACE
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EMBED END Image {id: "editor_0"} (ANSA).
Eolico off-shore Molise, Rete Sinistra deposita 7 osservazioni
Movimento denuncia anche un altro progetto a Punta Penna
