(ANSA) - CHATILLON (AOSTA), 21 NOV - Dal paté di fegato di manzo alla tagliata di sottofiletto, passando per la battuta e i ravioli freschi, la carne bovina valdostana non è seconda a materie prime ben più blasonate. E' il messaggio raccolto dagli albergatori, ristoratori e chef nel corso di una serata all'Istituto professionale regionale alberghiero di Chatillon (Aosta). La carne proveniente dai bovini allevati in Valle d'Aosta è un prodotto "genuino, a km zero, frutto di un allevamento a base di fieno e cereali".
"È un modo per dare messaggio forte in termini di identità.
C'è un valore aggiunto che farà la differenza. Qui le persone si vedono in faccia, dobbiamo crederci", ha detto l'assessore al turismo e al commercio, Aurelio Marguerettaz. "L'obiettivo - ha aggiunto - è fare qualità come è accaduto per i vini. Si deve crescere, facendo lo stesso percorso". In questo senso, "la genuinità e la conoscenza del prodotto è il vero valore aggiunto", ha ricordato Alessandro Cavaliere, presidente degli albergatori valdostani.
"La carne valdostana è un prodotto di nicchia, che può essere un valore aggiunto per chi vuole presentare la Valle d'Aosta nel suo complesso. Proporla può dare sostegno all'agricoltura reale del territorio, che in questo momento magari sta svendendo i suoi prodotti importanti", ha sottolineato l'assessore all'agricoltura Renzo Testolin. "Abbiamo un prodotto, non dobbiamo inventarci una storia al contrario di altri. Serve però migliorare la distribuzione", ha spiegato Nicola Rosset, presidente della Chambre valdotaine. (ANSA).