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Arrestato procuratore Repubblica Aosta. Il Gip: "Per lui favori e remunerazioni"

Domiciliari per induzione indebita a dare o promettere utilità

Il procuratore capo della Repubblica di Aosta facente funzioni Pasquale Longarini è stato arrestato nell'ambito di un'inchiesta della procura della Repubblica di Milano, competente sulla magistratura aostana, e condotta dal Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Milano. Il reato contestato è 'induzione indebita a dare o promettere utilità' (articolo 319 quater del codice penale). Il magistrato è stato posto agli arresti domiciliari. L'inchiesta è stata coordinata dal pm Roberto Pellicano e dal procuratore aggiunto Giulia Perotti. Ai domiciliari è stato posto anche Gerardo Cuomo, titolare del caseificio valdostano. Nei prossimi giorni sarà fissato l'interrogatorio di garanzia.

"Le indagini hanno consentito di accertare come a fronte di questa sollecita disponibilità nei confronti dell'amico imprenditore, Longarini abbia ricevuto dallo stesso, oltre a forniture di prodotti caseari, quantomeno favori se non delle vere e proprie remunerazioni, come nel caso del viaggio in Marocco", scrive il gip nell'ordinanza di custodia cautelare.

C'è un terzo indagato, è un commerciante attivo tra Aosta e Courmayeur - C'è un terzo indagato nell'inchiesta della procura della Repubblica di Milano che ha portato all'arresto del procuratore capo di Aosta facente funzioni Pasquale Longarini e dell'imprenditore Gerardo Cuomo: si tratta di un commerciante valdostano con attività ad Aosta e Courmayeur.
L'ipotesi di reato per Longarini e Cuomo, titolare del caseificio valdostano, azienda leader nella distribuzione di prodotti alimentari in Valle d'Aosta, è di 'induzione indebita a dare o promettere utilità'. Secondo l'accusa Longarini gli ha fornito informazioni per risolvere problemi di tipo giudiziario o amministrativo in cambio di utilità o di promesse di utilità.

Pm, informazioni in cambio utilità - L'accusa mossa dalla procura della Repubblica di Milano nei confronti del procuratore capo facente funzioni di Aosta Pasquale Longarini è di aver fornito informazioni a Gerardo Cuomo per risolvere problemi di tipo giudiziario o amministrativo in cambio di promesse di utilità o di utilità. La Procura di Milano si appresta in queste ore ad avvisare il Csm.

No comment da difesa - "In questo momento non abbiamo alcun commento da fare. Attendiamo l'interrogatorio di garanzia a Milano che non è ancora stato fissato". Lo ha detto l'avvocato Claudio Soro, difensore del procuratore capo facente funzioni di Aosta, Pasquale Longarini, arrestato su mandato della Procura della Repubblica di Milano per induzione indebita a dare o promettere utilità. Sia Longarini sia Soro si erano occupati, su fronti diversi del caso Cogne: il pm aveva sostenuto l'accusa in primo grado, l'avvocato era il legale dei vicini di casa di Anna Maria Franzoni a Cogne.

Era uno dei pm del caso Cogne - Era stato uno dei magistrati inquirenti del caso Cogne Pasquale Longarini, il procuratore capo di Aosta facente funzioni arrestato oggi per 'induzione indebita a dare o promettere utilità' nell'ambito di un'inchiesta della procura della Repubblica milanese, competente su quella aostana. Da sostituto procuratore aveva infatti collaborato con la collega Stefania Cugge alle indagini che in primo grado, nel 2004, portarono alla condanna a 30 anni di reclusione per Anna Maria Franzoni, accusata dell'omicidio del figlio di 3 anni, Samuele (pena ridotta a 16 anni dalla corte d'Assise Appello di Torino e confermata poi in Cassazione). Nella prima metà degli anni '90 alcune inchieste di Longarini portarono in carcere l'attuale presidente della Regione Valle d'Aosta, Augusto Rollandin (carica che aveva ricoperto anche all'epoca); i fascicoli riguardavano in particolare il voto di scambio, l'illecita concessione di contributi regionali ad aziende di autotrasporto pubblico, la partecipazione - in forma occulta - del governatore al capitale azionario di una di queste società. Dal 13 dicembre scorso Pasquale Longarini è diventato procuratore capo facente funzioni dopo il passaggio al vertice della procura di Novara di Marilinda Mineccia. Il suo lavoro ad Aosta - dove aveva lavorato anche in pretura - è iniziato nei primi anni novanta.

Indagini anche su rapporti affari - Si concentrano sui rapporti amicali tra i due e, in particolare, anche su presunti rapporti d'affari le indagini della Procura di Milano che ieri hanno portato agli arresti domiciliari il procuratore capo di Aosta facente funzioni, Pasquale Longarini, per "induzione indebita a dare o promettere utilità", e l'imprenditore Gerardo Cuomo, titolare del 'Caseificio valdostano'. Secondo l'accusa, il magistrato avrebbe costretto un albergatore, sotto indagine ad Aosta, a rifornirsi dei prodotti venduti da Cuomo (si parla di forniture del valore di circa 70mila euro) e poi avrebbe informato anche l'imprenditore-amico che la Dda di Torino in un'inchiesta sulla 'ndrangheta stava anche indagando su di lui e lo stava intercettando. E che una 'tranche' di quell'indagine era stata trasmessa proprio ad Aosta. Gli inquirenti milanesi stanno indagando per capire quali vantaggi possa aver tratto Longarini dal rapporto con Cuomo. Negli atti figurerebbe, tra le altre cose, una vacanza in Marocco 'non pagata' dal magistrato.

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