(ANSA) - PERUGIA, 29 MAR - Sarà in vigore a breve un Piano
straordinario per l'abbattimento delle liste di attesa, con
risorse finanziarie regionali per circa 6,5 milioni di euro nel
triennio 2019-2021. Ad annunciarlo, nei dettagli, l'assessore
regionale alla sanità Luca Barberini negli studi di Umbria Tv
ospite della trasmissione "In Umbria" che andrà in onda stasera
alle 21.
Presentato da parte di Barberini come un vero e proprio "patto
per la salute dei cittadini con il coinvolgimento non solo delle
istituzioni ma anche tutti i professionisti", gli elementi
strategici per ridurre le liste di attesa che lo compongono sono
una sorta di anticipazione del più vasto Piano sanitario
regionale anche questo in fase di arrivo. Per l'assessore "tutto
questo si fa partendo da un presupposto". "In Umbria - ha detto
- per quanto riguarda priorità ed emergenza e urgenza la
risposta è assolutamente positiva, ma non siamo ancora in linea
con quelle che sono le risposte sul cosiddetto programmato, non
urgente e non prioritario". "Riteniamo che far attendere il
cittadino oltre una certa data e dirgli di ripassare anche tre
un anno - ha sottolineato - sia una sorta di negazione del
diritto alla salute. Vogliamo nella sostanza provare ad
accorciare i tempi e lo facciamo mettendo in campo una serie di
azioni articolate che ci permetteranno nei prossimi mesi di
ridurre i tempi delle liste di attesa".
"E lo facciamo - ha concluso - mettendo risorse importanti,
che non sono mai state messe a disposizione in passato,
attraverso l'incremento sia di personale sia dell'offerta,
aumentando giorni e orari".
Tra le principali azioni previste che sono state presentate:
allungamento giorni e orari del funzionamento dei macchinari
(anche la domenica e fino alle 10 di sera); aumento del
personale sanitario; potenziamento servizio recall (per chi
prenota esami e non si presenta, circa il 7% delle prestazioni
vengono annullate per questo) e attivazione recall per gli
screening; le prestazioni vanno garantite all'interno del
distretto di residenza, non più troppo distanti da casa,
evitando stress inutili al cittadino; nomina di un responsabile
sanitario in ogni distretto per presa in carico dei cittadini
che necessitano di prestazioni e monitoraggio delle attività di
risposta; riduzione tempi di attesa per prestazioni (massimo 72
ore per urgenze; massimo 10 giorni per attesa breve) e per esami
differibili (massimo entro 30 giorni per visite, entro 60 giorni
per esami diagnostici, entro 120 giorni per esami programmati);
tempo attesa massimo per ricoveri e interventi, secondo classi
di priorità: 30, 60, 180 giorni e un anno.
(ANSA).