(ANSA) - TERNI, 23 GEN - E' uscito dal coma dopo 40 giorni di
ricovero nel reparto di Neuroriabilitazione intensiva
dell'ospedale di Terni un giovane che all'inizio di novembre era
rimasto coinvolto in un grave incidente stradale nei pressi
della città.
Il paziente era giunto al pronto soccorso in coma e
condizioni cliniche "critiche" - ricorda il Santa Maria - per un
grave trauma cranico, toracico e fratture a carico del massiccio
facciale. "Gravi lesioni che in genere non lasciano grandi
margini di ottimismo in termini di recupero funzionale nel
tempo" spiega la dottoressa Maria Assunta Massetti, responsabile
della Neuroriabilitazione intensiva in una nota dell'Azienda
ospedaliera. "Ma - ha aggiunto -, anche grazie alla giovane età
e all'assenza di gravi patologie, ha gradualmente ripreso
conoscenza e al momento è vigile e in grado di interagire con il
personale sanitario". "Con l'aiuto del suo terapista - ha
spiegato ancora - ha iniziato a mantenere la posizione eretta e
compiere minimi spostamenti, nonostante siano ancora presenti
gravi danni motori ai quattro arti. E' sicuramente ancora un
paziente clinicamente fragile, che dovrà sostenere un lungo e
intenso percorso di cure riabilitative, ma ci sentiamo di
esprimere un cauto ottimismo sulle sue ulteriori possibilità di
recupero, anche se ancora è prematuro esprimersi sulla qualità".
Attivato a fine settembre del 2016 sotto l'attuale direzione
aziendale, il reparto di Neuroriabilitazione intensiva
rappresenta - sottolinea ancora il Santa Maria - il
completamento di un percorso clinico e assistenziale per quei
pazienti che hanno subito delle gravi cerebrolesioni, e che, per
problemi di tipo vascolare sia ischemico che emorragico, ma
anche traumatico, hanno delle menomazioni complesse, per quanto
riguarda sia l'aspetto motorio sia quello cognitivo. Finora sono
stati ricoverati complessivamente 100 pazienti (12 nei tre mesi
di attività del 2016, 38 nel 2017 e 50 nel 2018), tutti con
gravi lesioni cerebrali, in stato di coma o di minima vigilanza,
provenienti dai reparti di rianimazione, neurochirurgia o stroke
unit.
Il reparto attualmente può contare su sei posti letto attivi,
due palestre per la riabilitazione e su un personale dedicato
composto da sei infermieri, tre medici, di cui due fisiatri e un
neuropsicologo per la gestione farmacologica, cinque Oss, un
logopedista e tre terapisti.
La direzione ha recentemente indetto un concorso per altri
due terapisti, che consentiranno di attivare, verosimilmente
entro la fine del 2019, tutti i dieci posti letto a
disposizione.
"Il punto di forza dei reparti di riabilitazione come il
nostro - continua la dottoressa Massetti - è rappresentato
proprio dalla integrazione coordinata delle diverse figure
professionali che costituiscono il team riabilitativo: medico
fisiatra, neuropsicologo, terapista, logopedista, psicologo,
infermiere, OSS. Tutti i professionisti, ognuno per le proprie
competenze, hanno un obiettivo comune che è di garantire il
recupero cognitivo e motorio del paziente e fin, dove è
possibile, il recupero della sua autonomia, ma anche quello di
educare il familiare o altro caregiver alla gestione del
paziente che può presentare, comunque, una condizione funzionale
diversa dopo il danno cerebrale". (ANSA).