(ANSA) - PERUGIA, 12 DIC - Sono stati oltre 400 i trapianti
di cellule staminali emopoietiche da donatori non compatibili,
in pazienti prevalentemente adulti affetti da leucemie acute,
eseguiti dall'Ematologia dell'Università degli Studi di Perugia.
Lo sottolinea il rettore Franco Moriconi. Il quale ha ricordato
che la tecnica ha visto nello scorso decennio un'applicazione
sempre più vasta nel nord America, in Europa e in Cina, pur con
tecnologie diverse.
"In maniera unanime - ha detto Moriconi - viene riconosciuto
in tutti gli ambienti internazionali che la strada verso il
successo clinico è stata aperta con il superamento della
barriera di compatibilità, fin dal 1994, dall'Ematologia
dell'Università degli Studi di Perugia". "I molteplici studi -
ha aggiunto - pubblicati nel corso degli ultimi 25 anni, nelle
più prestigiose riviste internazionali quali Blood, New England
Journal of Medicine, Journal of Clinical Oncology, Science, e
altri testimoniano l'originalità delle ricerche e i continui
progressi compiuti dai Clinici e ricercatori dell'Università
degli Studi di Perugia in questo settore. Pertanto oggi, anche e
soprattutto a seguito di questi studi, si può affermare che i
pazienti con leucemie acute ad alto rischio, sottoposti a
trapianto da donatore non compatibile - ha concluso il rettore
-, hanno un'ottima sopravvivenza, attorno al 75%, non dissimile
pertanto da quella ottenibile con trapianto compatibile".
(ANSA).