(ANSA) - PERUGIA, 08 AGO - "A seguito della mancata alleanza
con il partito di Calenda, e verificata l'impossibilità di
promuovere una coalizione in un campo largo, per il Pd è il
tempo di tornare alla sua originaria vacazione, quella
maggioritaria": a dirlo è Fabio Paparelli, consigliere regionale
in Umbria del Partito democratico. "Ciò significa avere la forza
e l'ambizione di parlare a tutti gli italiani e non solo ad una
parte di loro, provando a dare risposte semplici ai tanti
problemi complessi che investono l'intera società italiana"
aggiunge.
"Il Pd - sostiene Paparelli - può ancora conquistarsi un ruolo
centrale, ma solo a patto che torni a fare il Pd, ovvero un
partito in grado di confrontarsi e dialogare con la società
civile, promuovere e stimolare la democrazia interna, riuscendo
a fare le sintesi più avanzate. E quando è unito e aperto alla
società, è in grado di trasformarsi in un magnete, capace non
solo di fare scelte coesive e responsabili, ma anche di guidare
un processo di aggregazione più ampio.
Il profilo dei candidati che saranno chiamati a correre per il
Pd, mi auguro sia coerente e funzionale rispetto a questa idea.
Candidature fortemente competitive e riconosciute come
l'espressione migliore del panorama politico, civico e
amministrativo, in Italia, cosi come nella nostra regione. Il
civismo, infatti, può rappresentare quel lievito che ai tempi
dell'Ulivo permise di superare la sclerotizzazione del sistema
partitico. Serve però uno sforzo di responsabilità che eviti
ulteriori frizioni interne e un clima di confusione e
spaesamento. Occorre dunque abbandonare ogni istinto mosso da
ambizioni e risentimenti personali, che finirebbe solo per
spianare la strada a candidature di 'parvenu' catapultati da
Roma. Al contrario, in un contesto di forte innovazione e vera
apertura, ritengo debbano essere utilizzate, non solo tutte le
migliori energie, ma penso anche a figure della società civile
che abbiano già dimostrato il loro indubbio valore e a quelle
esperienze civiche che, attraverso solide alleanze riformiste,
hanno conseguito importanti risultati regionali e comunali".
(ANSA).