FIRENZE - Cioccolato, pistacchio e stracciatella. All'estero il gelato si declina sulle creme, seguite a breve distanza dalla frutta, soprattutto limone, fragola, frutti di bosco. Nel mezzo un buon livello di gradimento è raggiunto dallo yogurt. Sono i dati, resi noti alla vigilia della finalissima dagli organizzatori, raccolti da Gelato Festival nel suo tour europeo che ha coinvolto oltre 130 maestri gelatieri coinvolti con altrettanti gusti inediti creati ad arte e ha fatto percorrere più di 10mila chilometri dagli "ambasciatori" del dolce freddo nato in Italia. La finalissima europea della manifestazione è in programma dal 12 al 14 settembre a Firenze al Piazzale Michelangelo, da dove la carovana è partita toccando alcune delle principali città italiane per spingersi poi a Nizza, Norimberga e Amsterdam. In gara nella finalissima i migliori 17 gelatieri d'Europa.
Tra le tendenze emerse nei questionari distribuiti durante il tour anche quella secondo la quale la maggior parte degli appassionati anche all'estero preferisce acquistare il gelato in gelateria e soprattutto nelle gelaterie artigianali. Sono in netta minoranza quelli che comprano il gelato al bar, tanti quanti coloro che scelgono di gustarlo a casa propria. Divisa esattamente a metà la quota di coloro che mangiano gelato tutto l'anno e quella di chi preferisce gustarlo nei mesi estivi.
Quanto alla "visione" del gelato nell'immaginario della cucina italiana il gelato è dietro solo alla pizza e alla pasta. In Italia il settore rappresenta uno dei più dinamici dell'economia del Paese: 30mila gelaterie uniformemente distribuite in tutta Italia con prevalenza nelle grandi città e al Sud. Quindici sono invece i chili consumati procapite in un anno. Ogni anno in Italia vengono prodotte e consumate 900.000 tonnellate di gelato. Stimato che il prezzo medio di un kg di gelato oscilla fra i 12 e i 13 euro, si tratta di un mercato che muove in 12 mesi 11 miliardi e 250 milioni di euro.
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