(ANSA) - FIRENZE, 23 AGO - Effettuato all'ospedale fiorentino
di Careggi, per la prima volta in Italia, un trapianto di rene
da donatore a cuore fermo eseguito con chirurgia robotica. Per
la prima volta in un ospedale italiano le due fasi del prelievo
a cuore fermo e del trapianto con un robot chirurgico sono state
portate a termine nella stessa struttura.
L'intervento è stato eseguito dalla chirurgia robotica
mininvasiva e dei trapianti renali diretta dal professor Sergio
Serni. "La procedura - spiega il dottor Adriano Peris, direttore
delle cure intensive per il trauma e i supporti extracorporei di
Careggi - è particolarmente complessa perché permette il
prelievo in assenza di battito cardiaco grazie al sistema Ecmo
che mantiene l'ossigenazione degli organi che altrimenti si
danneggerebbero irreparabilmente rendendo impossibile il
trapianto".
Sempre a Careggi, nel febbraio del 2017 è stato eseguito per
la prima volta in Italia un intervento contemporaneo di prelievo
e trapianto di rene da vivente in chirurgia robotica. "In questi
giorni - spiega il professor Sergio Serni - la stessa tecnica è
stata utilizzata per un rene prelevato a cuore fermo, ma con un
maggior impegno organizzativo e assistenziale in considerazione
dei tempi più ristretti imposti dalla particolare condizione del
donatore. "In questo caso - prosegue sempre Serni - è possibile
parlare di chirurgia robotica d'urgenza con un intervento non
programmabile eseguito da un'equipe robotica composta da 3
chirurghi: Graziano Vignolini, Simone Carassai e Vincenzo
Limarzi che in poco più di 3 ore hanno portato a termine il
trapianto". Si tratta del diciottesimo caso di donazione a cuore
fermo eseguito a Careggi, primo ospedale in Italia per numero di
questi interventi. L'utilizzo del robot nel trapianto renale
consente di ridurre al minimo i giorni di degenza
post-operatoria, grazie a un incisione tre volte più piccola di
quella tradizionale.
(ANSA).