(dell'inviata Daniela Grondona)
(ANSA) - LUCCA, 21 GIU - A piedi, in bicicletta e anche a
cavallo sui sentieri della via Francigena toscana seguendo le
orme dei pellegrini di molti secoli fa. "La via Francigena
attraversa tante realtà. E 'un bellissimo progetto europeo che
unisce, che attraversa Paesi, regioni, città. Noi abbiamo grande
bisogno di iniziative che culturalmente uniscano. Poi, è una
straordinaria opportunità per il turismo italiano, che deve
uscire dai tradizionali itinerari, Venezia, Firenze, Roma e deve
moltiplicare la sua offerta", ha detto il ministro dei Beni
culturali Dario Franceschini, oggi nel corso della cerimonia di
presentazione delle tappe del percorso e di inaugurazione della
restaurata Casa del Boia, che sarà un centro multimediale per i
viaggiatori della Francigena. "E c'è un turismo crescente nel
mondo che cerca itinerari, a piedi, pensiamo che cosa è
diventato negli anni Santiago de Compostela - ha aggiunto
Franceschini - che cerca itinerari cicloturistici, c'è un
bellissimo progetto che va da Venezia a Torino, una pista
ciclabile lungo il Po. Io credo molto in questo settore per le
possibilità che ha. Per questo nel decreto cultura e turismo
abbiamo inserito due norme che aiuteranno moltissimo i progetti
come la Francigena, che attraversano più sovranità territoriali,
più Comuni, più regioni. Una norma prevede una conferenza dei
servizi obbligatoria per cui io potrò convocare Regioni e Comuni
attorno allo stesso tavolo per gestire insieme il progetto. La
seconda è la messa a disposizione di questi lunghi itinerari del
patrimonio demaniale dello Stato che viceversa rischia di essere
svenduto o crollare, penso alle case cantoniere, alle vecchie
stazioncine, ai fari, patrimonio formidabile che questa norma
prevede possa essere, anziché svenduto o abbandonato, affidato
gratuitamente a cooperative e imprese giovanili che li facciano
diventare punti di supporto degli itinerari: lungo la Francigena
ostelli, locande, punti di accoglienza, di offerta culturale.
Può diventare davvero una cosa straordinaria e valorizza le
realtà locali". Grande la soddisfazione di Enrico Rossi,
presidente della Toscana che ha finanziato il progetto con 16
milioni di euro. "La via Francigena era una priorità politica
prima di tutto. Abbiamo messo un'altra immagine sul volto della
Toscana che è già così vario e bello. Non era facile: avere oggi
iniziato il percorso della via Francigena significa aver donato
alla Toscana una nuova immagine con tanti significati, di
attrazione del turismo, culturale e anche spirituale. Credo sia
un investimento sul futuro che darà tante soddisfazioni". Un
itinerario di 370 chilometri (dal passo della Cisa ad
Acquapendente) attrezzati, segnalati e in sicurezza da
percorrere a piedi, in bicicletta e presto anche a cavallo: 15
tappe di un percorso che rappresenta il 20% del tratto europeo e
il 40% di quello italiano, 200 interventi per la messa in
sicurezza, 16 strutture di ospitalità finanziate, altre 44 di
ospitalità ecclesiastica e 1200 strutture ricettive presenti nel
raggio di un chilometro dal lungo percorso, 200 interventi di
animazione nel 2014. Questi interventi e le compagne di
comunicazione previste dalla Regione sono destinati ad aumentare
il già consistente numero di frequentatori: solo nel 2013 si
sono contati circa 100 mila pellegrini. Dal 2011 ad oggi il
trend è in ascesa costante, con una media di oltre il 20% di
pellegrini in più ogni anno. Quello della via Francigena è un
progetto che vuole tornare a unire l'anima europea, come quando
nacque, nello spirito di un pellegrinaggio carico di religiosità
affrontato dall'arcivescovo Sigerico da Canterbury alla sede del
seggio papale di Roma. Lega infatti quattordici regioni
dall'Inghilterra alla Francia, dalla Svizzera all'Italia
attraverso un percorso di circa 1800 chilometri. Nato 24 anni
fa, il progetto ha trovato il momento del suo rilancio cinque
anni fa, come sottolinea l'Associazione Europea Vie Francigene,
quando la Regione Toscana, divenendone capofila, ne ha assunto
il coordinamento e l'ha proposto come obiettivo di legislatura e
come risposta alle nuove domande poste dal turismo. (ANSA).