l Cda di Mps ha approvato un aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro per far fronte al deficit patrimoniale emerso negli esami della Bce. Lo si legge in una nota al termine del cda. L'aumento di capitale, che dovrà essere approvato da un'assemblea straordinaria, rappresenta il piatto forte del 'capital plan' approvato dal Cda di Mps per far fronte al deficit patrimoniale da 2,1 miliardi evidenziato dalla Bce, a cui i rimedi dovranno essere sottoposti entro il 10 novembre. "Con il solo Aumento di Capitale, la cui dimensione finale sarà determinata in funzione dell'approvazione definitiva del Capital Plan da parte delle competenti Autorità, sarà possibile dotare la Banca di un patrimonio sufficiente" sia "a colmare in modo più che adeguato gli impatti negativi derivanti dallo scenario avverso dello Stress Test" sia "a rimborsare" i Monti bond ancora in portafoglio, pari a 1,07 miliardi di euro, in anticipo rispetto alla scadenza ultima del 2017 prevista dal piano di ristrutturazione concordato con la Ue.

L'aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro approvato da Mps "sarà eseguito nel 2015" ed "è assistito da un accordo di pre-garanzia" con un pool di banche composto tra gli altri da Ubs, Citi, Mediobanca e Goldman Sachs.

Grazie all'aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro Mps rimborserà "integralmente" e "in anticipo" rispetto alla scadenza gli 1,07 miliardi di Monti bond ancora in portafoglio. Lo si legge nella nota con cui la banca comunica di aver approvato il capital plan per la Bce.