"Sono orgogliosa di avere raggiunto questo risultato in un momento così difficile per l'Italia, mi auguro di avere portato un sorriso al nostro Paese": Federica Brignone, prima azzurra nella storia dello sci a conquistare la Coppa del mondo dedica al Paese, in piena emergenza coronavirus, il suo storico successo. Non ci saranno le gare di Are, nel pomeriggio il comitato organizzatore ha annunciato la cancellazione di tutto il programma che prevedeva la disputa di uno slalom parallelo, un gigante e uno slalom per l'emergenza Covid19. "Stavo facendo merenda insieme a Marta Bassino e al nostro fisioterapista quando gli allenatori ci hanno comunicato la decisione del comitato organizzatore. Per un attimo ho pensato fosse uno scherzo, poi ho capito che era tutto vero", ha raccontato ancora Brignone, orgogliosa di questo successo arrivato con l'annullamento delle tre gare di Aare con la classifica che l'ha così premiata visto che da tempo la guidava dopo una stagione strepitosa. "La mia vittoria arriva in un momento molto delicato per tanti motivi sportivi e non sportivi, la coppa non mi è stata consegnata e nemmeno so quando avverrà la cerimonia. Tuttavia sono particolarmente emozionata, si è avverato il sogno di una vita, non nascondo che ho pianto di felicità", dice ancora. "Ho voluto festeggiare con tutto lo staff, ovviamente avrei preferito giocarmela in pista, la fiducia era ai massimi livelli perché sto sciando bene in tutte le discipline, averla vinta in questo modo non è certamente ciò che desideravo. Però sono stata nelle prime posizioni quasi ad ogni gara e per l'intera stagione, per cui penso di essermela meritata", ha aggiunto. "Spero di realizzare al più presto quanto ho fatto, devo ringraziare davvero tutti coloro che mi hanno aiutato a raggiungere questo obiettivo, dalla mia famiglia, al mio skiman, alla Federazione Italiana, al Gruppo Sportivo Carabinieri e a tutti coloro che lavorano dietro alle quinte". Con la chiusura ufficiale della Coppa del mondo, l'Italia può andare fiera del primo successo femminile nella storia di Federica Brignone che si aggiunge a quelli ottenuti da Piero Gros, Gustav Thoeni e Alberto Tomba in campo maschile. La valdostana, che nel corso dell'anno ha totalizzato undici podi e ben cinque vittorie di tappa nella combinata di Crans Montana, nel supergigante di Sochi, nel gigante di Sestriere, nella combinata di Altenmarkt e nel gigante di Courchevel, ha realizzato il record di punti per un'italiana con 1378 punti, aggiungendo allo storico successo i trionfi nelle classifiche di gigante e combinata alpina, oltre al secondo posto in supergigante e al terzo in discesa. L'Italia si aggiudica anche la classifica a punti femminile con 4069 davanti ad Austria e Svizzera.
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