(ANSA) - PALERMO, 02 FEB - Il covid continua a frenare in
Sicilia dove nella settimana tra il 24 ed il 30 gennaio i nuovi
casi sono stati 48.325, di poco inferiori a quelli della
settimana precedente, quando si era già registrato un netto
calo, e riportano l'incidenza cumulativa, per la prima volta
dopo l'ultimo picco epidemico, al di sotto di 1 caso ogni 100
abitanti (999,8/100.000 abitanti). Il bollettino settimanale del
Dasoe mostra dati che riportano all'ottimismo indicando che
anche le nuove ospedalizzazioni sono in lieve flessione per la
terza settimana consecutiva. Circa tre quarti dei pazienti in
ospedale nella settimana di riferimento risultano non vaccinati
o con ciclo vaccinale non completato. Al momento 1.011.530
cittadini, che rientrano tra quanti possono effettuare la terza
dose, non l'hanno ancora fatta. Complessivamente i vaccinati con
dose aggiuntiva/booster sono 2.206.751 pari al 68% degli aventi
diritto.
Sulla gestione dell'emergenza covid da parte della Regione punta
il dito Antonello Cracolici parlamentare regionale Pd e
componente della commissione Sanità dell'Ars che si è riunita
oggi alla presenza, tra gli altri, di Mario la Rocca dirigente
generale dell'assessorato alla Salute. "Quello che ho sentito in
commissione sanità 'è agghiacciante: siamo di fronte
all'ammissione del fallimento della gestione dell'emergenza
Covid in Sicilia da parte del governo regionale -dice Cracolici
- E' stato dichiarato che sul sito della Regione vengono
comunicati come operativi posti letto di terapia intensiva che
però non risultano attivi sulla piattaforma Gecos. In pratica la
Regione siciliana dichiara sul proprio sito istituzionale posti
letto che nella realtà non esistono. Come se non bastasse -
aggiunge - lo stesso dirigente La Rocca ha anche dichiarato che
risultato essere stati ricoverati in reparti Covid pazienti
anche in assenza di dichiarata positività al tampone. Stiamo
superando il limite della decenza nella gestione della sanità".
E stanchi di non poter sfruttare i "loro" luoghi nell'Università
di Palermo gli studenti hanno deciso di lanciare un messaggio
contro la gestione dell'emergenza sanitaria nell'ateneo,
occupando un'aula dell'edificio 12, ex facoltà di Lettere e
filosofia. Dopo due anni di pandemia Covid rivendicano
l'accessibilità a spazi che la gestione dell'emergenza ha
sottratto loro attraverso la chiusura prolungata delle sedi
fisiche dell'università. "È stato ottenuto un solo risultato -
dicono i membri del Collettivo studenti palermitani - educarci
all'assenza di interazione e di scambio, all'alienazione e
all'isolamento, alla passività rispetto ai processi sociali. La
nostra responsabilità è quella di restituire, attraverso una
pratica di lotta, il senso fondamentale della vita studentesca e
dell'università come luogo, sì, della formazione, ma della
formazione partecipata, dell'incontro e dell'interazione. Se il
nuovo rettore Massimo Midiri e la direttrice di dipartimento
Francesca Piazza si oppongono a questa occupazione e al ritorno
in presenza degli studenti, li chiamiamo senza mezzi termini
Guardiani del deserto". (ANSA).