(ANSA) - PALERMO, 21 APR - I turisti arrivano nell'area
protetta della "Foce del fiume Belice e dune limitrofe" grazie
al passaparola. La riserva non è infatti adeguatamente
pubblicizzata nonostante lì prosperino fauna e flora di grande
rilievo come la Centaurea sphaerocephala, pianta ormai rara e
unica del genere Centaurea. Lo dice la tesi di laurea di Lorenzo
La Sala che si è laureato in Scienze forestali e ambientali,
all'università di Palermo.
La Sala ha voluto voluto verificare lo stato della fruibilità
della riserva attraverso l'intervista agli utenti per mezzo di
una serie di domande. Sono stati 210 i questionari compilati dai
turisti, in maggioranza italiani. "Si è voluto acquisire
conoscenze sul tipo di visitatori - scrive La Sala - le
informazioni preliminari in loro possesso, gli interessi e
le attività svolte all'interno della riserva, i servizi che
gradirebbero, le carenze gestionali riscontrate e la
disponibilità a pagare per i servizi richiesti. In conclusione
del lavoro svolto si può affermare che uno dei punti critici
della gestione della riserva è la mancanza di pubblicizzazione.
"La gestione approssimativa da parte della Provincia di
Trapani non comunica al territorio le conoscenze e gli interessi
che possono essere soddisfatte attraverso una visita - aggiunge
- La valorizzazione di un'area, di notevole valore ambientale,
non può basarsi sull'occasionalità del passaparola ma deve
essere sostenuta e accompagnata con idonei metodi di
pubblicizzazione". Nonostante queste lacune, alcuni alberghi
organizzano dei pullman allo scopo di far girare il turista. La
quasi totalità dei percorsi è legata a questo tipo di
meccanismo. "Il 50% delle visite rilevate sono avvenute
quest'anno per la prima volta - dice La Sala - ciò vuol dire che
ogni anno si spreca la possibilità di incuriosire e appassionare
centinaia di nuovi visitatori, attraverso, per esempio,
l'ausilio di una guida turistica. Un altro dato critico, a
sfavore della promozione del territorio, è lo scarso impegno nel
mettere a punto dei percorsi turistici multipli. Bisogna dunque
sviluppare progetti di complementarietà e di marketing
congiunto".
Un altro punto critico della gestione è rappresentato dalla
pulizia. Dall'indagine si estrapola, infatti, una sostanziale
equivalenza tra coloro che considerano la qualità ambientale
ottima e insufficiente. I cestini non vengono quasi mai svuotati
e speso i rifiuti finiscono a terra.
"In conclusione - sottolinea lo studente - i punti focali
della gestione di una riserva sono la tutela dell'ambiente e la
fruibilità sostenibile di esso. La gestione fatta dalla
Provincia di Trapani ha dimostrato di non poter perseguire
nessuno dei due obiettivi. Inoltre, non è stato fatto nulla per
sviluppare e far emergere la funzione ricreativa della riserva.
E' da segnalare, ancora, l'assenza della Regione che avrebbe
dovuto promuovere la formazione del personale tecnico,
scientifico e amministrativo da impiegare nella gestione
delle risorse naturali. E svolgere attività di indirizzo delle
politica di gestione".(ANSA).