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Egiziani pestati: indagati a Gip, "Noi vittime, ci siamo difesi"

'Abbiamo tolto mazze da baseball a loro, poi ci hanno aggrediti'

"Sì siamo noi nel filmato, ma noi siamo le vittime, non gli aggressori. Le mazze le avevano in mano loro, noi gliele abbiamo tolte": così Antonino Spitale, di 18 anni, e i fratelli Giacomo e Davide Severo, di 32 e 23 anni, al Gip di Caltagirone, Ettore Cavallaro, nell'udienza di convalida del loro fermo eseguito dai carabinieri nell'ambito delle indagini sul pestaggio di quattro egiziani di 16 e 17 anni. Un sedicenne è in gravi condizioni. A ricostruire il racconto dei tre italiani maggiorenni è il loro legale, l'avvocato Pietro Marino. "All'uscita di San Cono - riferisce il penalista - 7-8 extracomunitari hanno aggredito per futili motivi il 18enne. I due fratelli Severo stavano passando e sono intervenuti per difendere l'amico. Uno dei due, che in auto aveva una pistola per giocare a softair l'ha impugnata per farli fermare. Hanno tolto loro le mazze da baseball, ma quelli che erano rimasti erano in possesso di colli di bottiglie e pietre e li hanno aggrediti, e loro si sono difesi. Sono loro le vittime".

Sono quattro gli egiziani vittime dell'aggressione nel Catanese: si tratta di due sedicenni e due diciassettenni. Uno resta in gravissime condizioni. Sono stati picchiati selvaggiamente con colpi di mazza alla testa e al corpo a San Cono, nel Catanese, per futili motivi da tre italiani che sono stati arrestati. Altri due suoi connazionali, di 16 e 17 anni, hanno riportato nell'aggressione lesioni giudicate guaribili in 5 giorni. Tre dei 'picchiatori' sono stati arrestati da carabinieri grazie a un video registrato col telefonino da una delle vittime. 

    Il sedicenne è ancora ricoverato nel reparto di rianimazione dell'ospedale Garibaldi-Nesima di Catania. I medici lo hanno sottoposto a "un intervento di svuotamento ematologico al cranio e si trova in stato di coma farmacologico". Da una recente Tac "si riscontra che l'ematoma è stato completamente rimosso. Oggi il paziente verrà sottoposto a valutazione neurologica". La prognosi resta riservata. Un'inchiesta è stata aperta dalla Procura di Caltagirone. 

Il video, aggressione con mazze e pistola - Dei ragazzi inermi che chiedono aiuto, alzano le mani per 'arrendersi', mentre un giovane con la mano sinistra tiene una pistola e con la destra una mazza da baseball colorata. Indossa pantaloncini di jeans e una polo blu. Senza esitazione passa al pestaggio, mentre si sentono urla di dolore e in sottofondo la sirena di un'antifurto che suona violenta, come i colpi affondati. Sono le scene dell'aggressione ai tre minorenni egiziani da parte di tre italiani riprese col cellulare da una delle vittime. Nel filmato, acquisto agli atti dell'inchiesta della Procura di Caltagirone, si vede anche un secondo aggressore, con jeans corti e maglietta rossa, con un mazza in mano correre verso uno dei tre ragazzi. Secondo i carabinieri, che indagano, l'obiettivo dell'aggressione era uno degli egiziani, ospiti di un centro di accoglienza per migranti minorenni non accompagnati di San Cono: un sedicenne, colpito alla testa con colpi di mazza e col calcio di una pistola, che è in gravissime condizioni.

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