(ANSA) - CAGLIARI, 29 GIU - Bianco, fruttato, terroir e di 'lunga conservazione'. Il vermentino di Siddura é un vino longevo, strutturato, buono l'anno del suo imbottigliamento, ottimo quello successivo. Garantisce lo staff della cantina di Luogosanto, in Gallura, pronta a sfatare una leggenda: la scarsa durata temporale del vermentino in bottiglia.
    Una mini rivoluzione enologica che da qualche tempo sta prendendo sempre più piede in Sardegna. E Siddura l'ha cavalcata subito. "Ritoccando alcune lavorazioni dal campo alla cantina otteniamo un prodotto che non ha una scadenza annuale, non deve essere consumato entro l'anno, ma ha una capacità notevole di invecchiamento - spiega Luca Vitaletti, agronomo di Siddura - quello base può arrivare a 2/3 anni, in barrique anche a 6/7".
    Non è nuova a sistemi innovativi la cantina messa in piedi nel 2008 da Massimo Ruggero, ex imprenditore edile che ha deciso di rilanciare la produzione agricola gallurese trasformando una vallata improduttiva, impervia e abbandonata, in un'azienda vitivinicola d'eccellenza. La cantina, esposta a nord, nascosta sotto una collina e circondata da muretti a secco, vigne, prato e querce, con la sua facciata a mezzaluna in granito custodisce al suo interno un laboratorio all'avanguardia.
    Siddura ha bruciato le tappe e nel 2013 ha incantato Londra conquistando l'Oro al prestigioso Decanter. I vini Siddura nascono nei 20 ettari di vigneto che garantiscono una produzione non da grandi numeri, ma di squisita fattura: 120.000 mila bottiglie per anno, divise fra 7 etichette: 4 linee di rosso Èrema, Fòla, Bacco e Tiros e 3 bianchi: Spèra, Maìa e Beru.
    Profumi e fragranze che viaggiano per il mondo accompagnati dallo slogan, "Sardegna in purezza".
    "E dove a dire l'ultima parola é la Gallura - conclude l'ad Massimo Ruggero - con i suoi terreni a disfacimento granitico, vento, sole, collina, brezza marina é un territorio ideale, dà ai vini Siddura una marcia in più". (ANSA).