C'è un gioiello alla periferia di Porto Torres. E' il Parco Archeologico con gli straordinari mosaici della Domus di Orfeo, le terme e il Museo annesso, l'Antiquarium Turritano con i suoi mille reperti, aperto al pubblico e affidato alle cure del Polo Museale della Sardegna. Un sito che riserva per adulti e bambini tante sorprese avvincenti. Con una visita di almeno mezz'ora, ma è meglio dedicarvi un po' di tempo in più, si può avere un quadro esauriente dell'antica colonia romana di Turris Libisonis, l'attuale Porto Torres, che si ritiene sia stata fondata da Giulio Cesare.
Il Museo, sviluppato su due piani, custodisce i reperti ritrovati nell'antica Turris Libisonis, la città romana ancora sepolta nel terreno adiacente, una vera "Pompei della Sardegna". "Aggirarsi tra quelle vestigia del passato, tra i resti di importanti edifici e antiche terme ricche di mosaici di pregio e ben conservati, è un'esperienza straordinaria", assicura Gabriella Gasperetti, archeologa della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Sassari.
E' un itinerario avvincente capace di catturare l' interesse anche dei piccoli turisti. Tra ceramiche, vasellame, antichi monili, statue e mosaici, lapidi, urne funerarie, sculture, capitelli non mancano reperti curiosi come un un biberon in terracotta, un soldatino e perfino due bambole con gambe snodabili. O ci si può imbattere in un mascherone che ornava un'antica fontana con la faccia di satiro. O ancora l'altare di Bubastis dedicato alla dea egiziana con la testa di gatto e decorato con foglie, frutti e serpenti.
Tra queste sale prende forma anche il progetto a carattere nazionale "Scopri il tuo museo". Mappe per 40 musei in collaborazione con la rivista Focus Junior: laboratori, visite guidate, giochi interattivi che permettono ai bambini di scoprire quel mondo e i suoi segreti in modo innovativo e divertente.
"I bambini si divertono, ad esempio, a scoprire gli animali nascosti tra le tessere dei pregiati e ben conservati mosaici - spiega ancora Gabriella Gasperetti - c'è quello di Orfeo e il mosaico dentro la fonte, in cui erano rappresentate ben 18 specie ittiche. Sono tante le curiosità che spingono i bambini a fermarsi e osservare incuriositi e non solo guardare frettolosamente queste antiche vestigia".