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Cambiamenti clima, coste sarde a rischio

Enea, per cambio clima 7 nuove aree costiere erose entro il 2100

di Gian Mario Sias

Secondo le previsioni elaborate dall'equipe coordinata dal professor Fabrizio Antonioli dell'Enea, nell'ambito del progetto RitMare, c'è anche la bassa valle del Coghinas, tra Valledoria e Badesi, tra le aree del Mediterraneo che potrebbero essere sommerse entro il 2100 per via dell'innalzamento del livello del mare. In tutto, le aree già individuate lungo la fascia costiera italiana nel corso degli studi condotti sinora sono 35.

In Sardegna l'ultimo aggiornamento della "mappa del rischio" interessa un'area di due chilometri quadrati che ha per epicentro l'alveo del fiume Coghinas. È una zona a prevalente funzione agricola, ricadente quasi per intero in Comune di Valledoria, il cui territorio misura complessivamente 25 chilometri quadrati, quasi tutti tra gli 8 e i 16 metri sul livello del mare. Come dichiara all'ANSA il professor Giuseppe Mastronuzzi dell'Università di Bari, "su scala planetaria il livello del mare si innalza di 3 millimetri l'anno, mentre nel Mediterraneo l'innalzamento è di 1,8 millimetri l'anno".

Contrariamente a quanto accade in maniera più accentuata in altre aree del pianeta "dove all'innalzarsi del livello del mare corrisponde un movimento verticale della terra che ne elimina gli effetti", spiega Mastronuzzi, "in Sardegna il continente non si muove". Considerato che ci sono alcune zone in cui, "per effetto anche dei prelevamenti di acqua e gas, la terra si abbassa ulteriormente", la stabilità delle terre emerse potrebbe essere considerata una fortuna, nel senso che il rischio di immersione delle terre è legato al solo fenomeno dell'innalzamento del livello del mare, la cui accelerazione è senz'altro favorita dall'azione antropica e dall'immissione in atmosfera di grandi quantitativi di gas".

Il problema resta. "Gli stagni e le paludi dell'Oristanese e del Cagliaritano, le spiagge della Gallura o di Villasimius e altre aree costiere poco elevate subiranno l'effetto dell'innalzamento del mare nonostante la stabilità dell'isola". Nella peggiore delle previsioni, "nel 2100 il mare sarà più alto di un metro e mezzo", avverte Mastronuzzi. Per lo scenario più ottimistico, in ogni caso, "l'aumento del livello del mare è fissato sui 70/80 centimetri", aggiunge il docente, secondo cui "le previsioni sono sempre molto difficili e possono portare a sovrastimare o sottostimare un fenomeno, perciò è bene usare la massima prudenza".

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