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A Sarroch Su Isclavamentu di Parodi

Tratto da prezioso testo di un Canonico di Ittiri

La deposizione del Cristo dalla croce, Su Isclavamentu, sarà messo in scena questa sera alle 19.30 nella chiesa parrocchiale di Santa Vittoria, a Sarroch, dalla "Fabbrica Illuminata". Va a impreziosire le rappresentazioni dei riti della Settimana Santa nell'Isola.

Regia di Marco Parodi, le voci recitanti sono dell'attore teatrale italiano Pino Micol e di Giulia Gambioli, sua prima volta in Sardegna, in scena insieme ad Elena Pau, nel ruolo di Maria, e un nutrito cast di altri attori sardi, con la partecipazione degli allievi del corso di recitazione della residenza artistica di cui lo spettacolo è frutto.

Il Coro polifonico di Sarroch eseguirà oltre agli attitidus, i suggestivi gosos, gli inni sacri in lingua sarda. Il lavoro è tratto dal testo scritto nel XVIII secolo, in un colto sardo logudorese antico, dal canonico di Ittiri Giovanni Delogu Ibba, "Tragedia in su isclavamentu de su sacrosantu corpus de nostru sennore Iesu Christu", settima parte dell'opera "Index libri vitae", che l'autore diede alla luce nel 1736. Un testo preziosissimo recuperato dall'oblio e di cui non c'è traccia di altre messe in scena.

"L' operazione di recupero del testo sta nella volontà di tornare alle origini del teatro in Sardegna - spiega Parodi - siamo nel 1600 e il Canonico ha voluto scrivere non una semplice sacra rappresentazione ma un vero e proprio testo teatrale, talmente ricco di didascalie e indicazioni tecniche, scenografiche e dicostume da farne il primo esempio di una grande tragedia moderna. Nasce con lui quello che definisce 'su Teatru', cioè il teatro. Abbiamo voluto portare alla luce un patrimonio artistico e culturale della Sardegna che certificasse il grado di novità che in un piccolo centro della Sardegna come Ittiri era rappresentato dall'oscuro lavoro di un canonico illuminato".

Cinquantasei i costumi realizzati da Salvatore Aresu, una rivisitazione in chiave contemporanea. Le scene sono di Rahul Bernardelli. "La messa in scena di questo lavoro si deve al Comune di Sarroch, al parroco Don Gianni Locci e alla popolazione che ha partecipato allo sforzo produttivo", aggiunge Parodi.

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