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Migranti: nuova protesta a Cagliari, traffico bloccato

Cicra 70 tra sonali ed eritrei chiedono di lasciare subito l'Isola

(ANSA) - CAGLIARI, 4 APR - È terminata la protesta dei circa 70 migranti che questa mattina a Cagliari, dopo aver attraversato a piedi la città, hanno occupato per cinque ore il largo Carlo Felice, in pieno centro. Dopo una lunghissima mediazione, i funzionari della Questura sono riusciti a convincere gli stranieri, tutti somali ed eritrei, a desistere. Ora un autobus del Ctm li riaccompagnerà all'albergo di Pirri, alla periferia di Cagliari, trasformato in centro di accoglienza. La protesta ha praticamente paralizzato il traffico cittadino per quasi tutta la giornata: i migranti, infatti, si sono seduti in mezzo alla strada impedendo ai veicoli di circolare.

ZEDDA, IL CASO ALL'ATTENZIONE DI PALAZZO CHIGI - "Non possono costituire un problema visto che a Cagliari, in Sardegna e in Italia, ne arrivano molti meno che nel resto d'Europa". Così il sindaco del capoluogo, Massimo Zedda, rispondendo ai giornalisti sulla protesta, l'ennesima, organizzata oggi da circa 70 migranti con blocco del traffico in città. Se un errore è stato fatto, ha chiarito il primo cittadino, "è stato quello di aver fatto arrivare in Sardegna le navi con somali ed eritrei che, come è noto, non hanno punti di riferimento delle proprie comunità nell'Isola". Ecco perché, secondo Zedda, chiedono ora di andar via. Il sindaco ha comunque annunciato di aver "sottoposto la questione alla presidenza del Consiglio dei ministri".

REGIONE, ACCOGLIENZA MA RISPETTO REGOLE - "Pur riconfermando con chiarezza e senza ripensamenti la propria politica di accoglienza la Regione pretende però il rispetto delle regole e non ritiene accettabile che si creino disagi per la cittadinanza, specie nel momento in cui sono pienamente operative sul campo numerose risorse umane dedicate e mediatori culturali che stanno svolgendo al meglio il loro lavoro". Lo fa sapere la Giunta Pigliaru in una nota. "La Regione Sardegna - si sottolinea ancora - segue e monitora da vicino, in coordinamento con la Prefettura e il Ministero dell'Interno, l'evolversi della situazione che riguarda i migranti e le situazioni di disagio che si sono verificate a Cagliari".  

CENTRODESTRA ALL'ATTACCO - Centrodestra all'attacco per la protesta dei migranti che da questa mattina sta paralizzando le strade del centro di Cagliari. Il coordinatore di Forza Italia, Ugo Cappellacci, si scaglia contro il Governo Renzi e contro la Giunta regionale.

"Quello attuato in Sardegna è un modello di accoglienza sbagliato, che tradisce il fine umanitario e i primi a contestarlo sono gli stessi migranti - sottolinea l'ex governatore - L'impressione è che la Sardegna venga usata solo per far fare una deviazione ai flussi migratori, per contenere l'onda umana proveniente dal Mediterraneo da parte di un Governo totalmente piegato al volere delle potenze europee. Dopo le passerelle al porto canale - attacca - Pigliaru e i notabili del Pd hanno mantenuto un atteggiamento vile e pilatesco, lasciando che fossero solo le forze dell'ordine, i volontari e i cittadini a farsi carico di una questione di proporzioni gigantesche".

Sulla stessa linea il portavoce di Fratelli d'Italia. "Ancora una volta dobbiamo denunciare che il modello d'accoglienza del Governo di centrosinistra, del duo Renzi/Alfano, si sta dimostrando disumano e fallimentare - denuncia Salvatore Deidda - se decine di immigrati bloccano nuovamente una delle strade principali di Cagliari, causando notevoli disagi ai cittadini e non solo, è la dimostrazione che quello che diciamo da tempo, ossia che la Sardegna non è terra per i profughi e gli immigrati, è giusto. E in questo sono coinvolti il presidente della Regione Francesco Pigliaru e il sindaco di Cagliari Massimo Zedda".

Ci va giù pesante anche Guido De Martini, coordinatore cittadino di Noi con Salvini: "Piazza Matteotti da un anno viene utilizzata dai cosiddetti 'migranti' come dormitorio, vespasiano e pattumiera a cielo aperto, nonostante vengano messe a loro disposizione strutture alberghiere e servizi di catering, tutto a spese della collettività. Questo sarebbe il biglietto da visita della cosiddetta Cagliari città turistica?".

E il consigliere regionale del Psd'Az, Marcello Orrù, rincara la dose: "Siamo all'apertura della stagione turistica ed è inammissibile - dice - che ogni giorno Cagliari sia invasa da queste proteste che creano caos e disordine. Andrebbero rimpatriati subito, impensabile continuare a far finta di nulla dinnanzi ad una situazione che è diventata insostenibile".

SALVINI, RISPEDIAMOLI A CASA - "70 clandestini stanno bloccando le strade di Cagliari. Rifiutano di farsi identificare e vogliono andarsene dalla Sardegna. Io li accontenterei: prenderli di peso, caricarli su due autobus e imbarcarli sul primo aereo per rispedirli a casa loro! Ne ho le palle piene di questi immigrati". Così il segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini su Facebook sulla vicenda della protesta di un gruppo di immigrati in Sardegna.

COISP, RICONOSCIMENTI CON LA FORZA - "Dopo quanto sta accadendo in Sardegna a seguito dello sbarco di circa 700 migranti ci chiedono di correre ai ripari e mettere fine all'onta dei mancati riconoscimenti anche con la forza, ma tutto a nostro rischio". Lo denuncia il segretario generale del Coisp Franco Maccari, commentando la protesta di oggi a Cagliari, anche con blocchi stradali, di una settantina di profughi arrivati in Sardegna nelle scorse settimane. Ospiti di un centro di accoglienza a Pirri, chiedono di lasciare subito l'Isola ma si rifiutano di farsi fotosegnalare.

"La maggior parte si è allontanata facendo perdere le tracce - attacca il sindacalista - Adesso arrivano le disposizioni per procedere ai riconoscimenti anche con la forza". Ed è lo stesso Coisp a riassumerle: "Previa informazione al sostituto procuratore di turno, sarà dato corso a procedura coattiva. Rimarcato che tale procedura non dovrà svolgersi con modalità che ledano la dignità umana e che la stessa dovrà essere oggetto di completa ripresa con gli apparati di videoripresa, la sottoposizione al rilievo segnaletico dovrà svolgersi con esercizio di coazione fisica proporzionale all'eventuale resistenza del cittadino straniero opposta alla procedura e con attenta cura a che non vengano procurate lesioni agli arti".

"Inutile dire - conclude Maccari - che per questa maxi-attività di servizio sarà impegnato il personale di tutti gli uffici della Questura, nonché molto personale delle altre forze di Polizia".

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