dell'inviato Andrea Frigo
(ANSA) - OLBIA, 28 MAG - Non solo il Mater Olbia, polo sanitario d'eccellenza internazionale che sorgerà nei prossimi mesi sulle ceneri dell'ex San Raffaele. Ma anche energia e metano, infrastrutture, continuità territoriale e le grandi vertenze, dall'Alcoa a Meridiana. Poi ancora turismo e agroalimentare. Matteo Renzi arriva in Sardegna accolto da un bagno di folla e riparte riaccendendo le speranze di una popolazione che da anni deve fare i conti con una grave crisi economica e la perdita di migliaia di posti di lavoro. C'è l'intesa con il Vaticano e il Qatar per il nuovo ospedale di Olbia - un investimento di 1,2 miliardi di euro e mille nuovi posti di lavoro a regime - ma soprattutto c'è l'intesa con la Regione Sardegna, guidata dal centrosinistra e da un governatore del Pd, Francesco Pigliaru, che Renzi ha fortemente sostenuto l'anno scorso in campagna elettorale.
Questi temi saranno affrontati tra fine estate e inizio autunno dal governo e dalla Regione, ha confermato il premier durante la cerimonia ufficiale per la riapertura del cantiere del Mater Olbia, preceduta da un incontro con il governatore, in aeroporto. "Ci rivedremo a settembre - ha spiegato Renzi - al lavoro ci sarà un gruppo congiunto di esperti su temi strutturali. Non è possibile che la Sardegna abbia le ferrovie il doppio più scadenti del resto d'Italia. Non ci sono cittadini di serie A e di serie B, perché le tasse sono uguali a Roma e in Sardegna. Non vorremmo più parlare di temi ma di soluzioni". Il premier ha quindi incontrato i lavoratori di Meridiana e una delegazione di sindacalisti dell'Alcoa di Portovesme. A questi ultimi, ha promesso di tornare nel Sulcis a settembre per la riapertura dello stabilimento che produce alluminio primario, con la speranza che dopo l'addio degli americani subentrino gli svizzeri della Glencore. Speranza legata al costo dell'energia, aspetto che i sindacati hanno fatto presente al capo del governo, sollecitandogli un impegno politico con l'Unione europea.
Alle "magliette rosse" di Meridiana, invece, Renzi - accompagnato dal ministro delle Infrastrutture Graziano Del Rio - ha spiegato che "il Governo sta lavorando al salvataggio della compagnia e in questo momento sta valutando dei piani industriali di altre aziende, al fine di puntare allo sviluppo per un cambio dell'assetto azionario. Ci ha parlato di novità che riguardano un piano di sviluppo di Meridiana Fly, novità attese nell'arco di alcune settimane", come riferito dall'assistente di volo Mauro Meloni, al termine del colloquio. Parole del premier che trovano conferma nella notizia proprio di oggi di un interessamento della Qatar Airways per la compagnia aerea fondata 50 anni fa dall'Aga Khan e oggi in crisi. "Abbiamo studiato Meridiana con attenzione, stiamo in fase di 'due diligence'. Se riterremo che ci siano sinergie saremo più che contenti di aiutare Meridiana, anche per creare posti di lavoro in Italia", ha detto il Ceo di Qatar Airways Akbar Al Baker. Infine un accenno su La Maddalena. "Trovo vergognoso che siano passati anni senza sbloccare il cantiere a La Maddalena: è una vergogna nazionale. Lo andremo a sbloccare", ha assicurato il premier prima di ripartire per Roma. (ANSA).
