(ANSA) - SASSARI, 20 MAG - "Io non ho venduto niente, chi dice il contrario sbaglia o è in malafede". Il giorno dopo la tempesta, il presidente della Torres, Domenico Capitani, continua a professare la sua assoluta estraneità rispetto all'attività criminosa di chi aveva messo in piedi una vera e propria struttura d'affari specializzata nel calcioscommesse e stanata dall'inchiesta "Dirty Soccer" della Procura di Catanzaro. "La Torres non costa 5mila euro o 15mila", dichiara il presidente. Il riferimento è a uno stralcio delle intercettazioni legate alla presunta combine di Pisa-Torres, partita di Coppa Italia di LegaPro, giocata il 29 ottobre 2014, per la quale Capitani è finito sul registro degli indagati insieme all'ex allenatore Massimo Costantino.
Più complicata la posizione dell'ex direttore sportivo Enzo Nucifora - da ieri in carcere - tirato in ballo anche per Monza-Torres del 17 dicembre 2014 e indicato dagli inquirenti come membro attivo dell'associazione criminale. Ercole Di Nicola, direttore sportivo dell'Aquila e figura centrale dell'inchiesta, grazie alla collaborazione del complice Giuseppe Sampino, ex calciatore, oggi procuratore sportivo, sarebbe entrato in contatto con la dirigenza della Torres, ottenendo la disponibilità a vendere il risultato dell'incontro di Coppa Italia che la squadra sarda avrebbe disputato con il Pisa. Di Nicola avrebbe poi venduto il risultato dell'incontro a un gruppo di scommettitori serbi e sloveni, che in cambio avrebbero pagato agli indagati 20mila euro per l'opera prestata. "Se i tifosi pensano che io possa fare un'operazione del genere per due noccioline allora mi ritengono davvero un cretino - commenta Capitani - sono rattristato da quel che leggo dell'avvocato Nucifora, ma per quanto mi riguarda chiarirò tutto al momento opportuno". Una posizione chiara, confermata dalla volontà di continuare a lavorare per il futuro della squadra sassarese. "Quello che mi interessa ora è la Torres - conferma il presidente - continuerò a lavorare per la Torres, come ho fatto in questi anni, con grandi sacrifici".
OGGI INTERROGATORIO NUCIFORA - Si terrà questo pomeriggio nel carcere di Ascoli Piceno l'udienza di convalida del fermo di Enzo Nucifora, 70 anni, avvocato e ex ds della Torres, arrestato ieri a San Benedetto del Tronto nell'ambito dell'inchiesta Dirty Soccer della Procura di Catanzaro su un vasto giro di partite truccate nei campionati di Lega Pro e serie D. ''Innanzitutto chiariamo che Nucifora non scommetteva e non dava indicazioni per farlo - afferma il difensore, l'avv. Francesco De Minicis -. Ci sono conversazioni con persone che avevano il telefono intercettato in un linguaggio che per la procura di Catanzaro avrebbe del 'criptico'. Una frase è assolutamente priva di ogni profilo giuridico, sull'altra sapremo chiarire al giudice il senso''. Il legale presenterà al Gip di Ascoli istanza di scarcerazione o quantomeno di arresti arresti domiciliari.