(ANSA) - BARI, 26 GEN - La Puglia fa il bis e porta a casa due
premi per l'innovazione al concorso nazionale Oscar Green di
Coldiretti nelle categoria 'Fare Rete' e 'Agri-You'. I giovani
agricoltori 'pionieri di idee' sono Donato Mercadante di
Altamura (Bari) che, con Filippo Clemente di Pecore Attive, ha
esposto i primi 'occhiali tattili' in lana di pecora e Fabiana
Fassi di Galatone che, assieme ad altre 4 donne, ha creato il
laboratorio rurale che ospita richiedenti asilo nell'agro di
Seclì. "Sono stati 'scovati' i giovani agricoltori che con
tenacia e lungimiranza - commenta il presidente di Coldiretti
Puglia, Gianni Cantele - stanno cambiando il modo di fare
impresa in Puglia. Le province di Bari e Lecce hanno fatto
incetta di premi per prodotti e processi all'avanguardia delle
idee e della visione. C'è un intero esercito di giovani che
hanno preso in mano un settore considerato vecchio, saturo e
inappropriato per immaginare prospettive future e ne hanno fatto
un mondo di pionieri, rivoluzionari, innovatori e attivisti
impegnati nel costruire un mondo migliore per se stessi e per
gli altri, perché dai campi non viene solo una risposta alla
disoccupazione e alla decrescita infelice del Paese, ma anche
una speranza alla sconfitta dei nostri coetanei che sono
costretti a fuggire all'estero"."Alleviamo 70 pecore di razza
merinos autoctona 'Gentile di Puglia' - ha detto Donato
Mercadante della Masseria La Calcara - e altre 450 pecore in
lattazione di razza comisana e tutti i processi sono certificati
bio. Abbiamo cercato di creare il giusto equilibrio tra flora e
fauna attraverso la biodiversità. Dalle pecore adulte, da 1 anno
in poi, raccogliamo in media 3 kg di lana che da rifiuto
speciale sta diventando una fonte di reddito. La lana merinos
oggi vale 1,50 euro al kg e la lana moscia dai 10 ai 20
centesimi al kg, mentre fino al 2010 ad entrambe veniva
riconosciuto lo stesso prezzo". Donato ha sposato appieno il
progetto Pecore Attive di Filippo Clemente, nato per avviare una
micro-filiera di lavorazione artigianale della lana ovina da
razze autoctone pugliesi, con il duplice obiettivo di dare nuova
vita e valore, anche commerciale, ad una risorsa territoriale,
la lana ovina (che attualmente costituisce un rifiuto speciale
di problematico smaltimento), attraverso la produzione di
manufatti artigianali e fornire opportunità di inclusione
sociale a categorie di persone svantaggiate. Da qui la
realizzazione innovativa degli occhiali con montatura in lana di
pecora. "La comunità di recupero 'Luna' è diventata laboratorio
rurale - ha spiegato Fabiana Fassi del primo co-living contadino
'Luna' - uno spazio di innovazione sociale e agricola gestito
dall'associazione Itaca. Nel 2014 la parrocchia di Galatone
assegna questa struttura a 5 donne. Oggi Luna si occupa di
agricoltura con un'attenzione particolare al recupero delle
antiche varietà locali e dell' identità territoriale. Produce lo
zafferano, uno dei sette prodotti tradizionali di Galatone, la
canapa e le tisane a base di canapa essiccata, l'albicocca di
Galatone e piante officinali. Inoltre, sta realizzando un orto
internazionale in collaborazione con i richiedenti asilo".