(ANSA) - BARI, 16 DIC - Robot-contadini dotati di super poteri,
"occhi" hi-tech in grado di diagnosticare le patologie delle
piante, controllare lo stress idrico, il livello di maturazione
del raccolto, droni che monitorano le coltivazioni e comunicano
informazioni in tempo reale sullo smartphone, dispositivi e
sensori 4.0 ed altri strumenti di precisione tecnologica. I
giovani coltivatori del Salento si danno appuntamento mercoledì
20 dicembre, nel Must (Museo storico) di Lecce, per porre con
l'aiuto degli esperti le basi del futuro dell'agricoltura
salentina. Nell'incontro, organizzato da Coldiretti Giovani
Impresa Lecce, docenti e ricercatori delle Università del
Salento, del Politecnico di Bari, dell'Università della
California e del Centro ricerca e sviluppo della Bosh
illustreranno le soluzioni tecnologiche più all'avanguardia con
cui rilanciare l'agricoltura salentina. Saranno inoltre
analizzati i dati del mondo agricolo under 35 in provincia di
Lecce, con l'intervento del rappresentante di Coldiretti Giovani
Impresa. Un'occasione unica per far incontrare e dialogare il
mondo della ricerca hi-tech con i giovani agricoltori, che
quella ricerca dovranno portarla effettivamente nelle aziende
per costruire l'agricoltura del futuro. In anteprima verranno
illustrati alcuni progetti su cui stanno lavorando i team di
ricerca degli atenei pugliesi, dalle etichette dei prodotti
collegate a sensori che raccontano la tracciabilità in modo
scientifico (qualità dell'aria, dell'acqua, del terreno di una
coltivazione), agli ultrasuoni utilizzati per migliorare la
qualità dell'olio extravergine d'oliva, al "robot contadino" che
lavora nei vigneti. In una provincia devastata da xylella
fastidiosa - sottolinea una nota - i giovani imprenditori
agricoli sono pronti a rimboccarsi le maniche e a ricostruire il
paesaggio agrario. E se zappa e aratro erano gli strumenti dei
nonni, oggi il successo di un'azienda è legato all'utilizzo
delle nuove tecnologie.(ANSA).