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Ragazzo muore dopo discoteca nel Salento, si dimette sindaco Gallipoli

Il Sindaco aveva detto su twitter: 'Colpa delle famiglie'

Si è dimesso il sindaco di Gallipoli, Francesco Errico. Ha motivato la decisione con il venir meno della "stabilità politica" ma molti osservatori non escludono che la decisione possa essere messa in relazione con quanto ieri aveva affermato su Twitter, circa la responsabilità delle famiglie dei giovani che muoiono in discoteca.

"Se le famiglie esercitassero un po' più di controllo sui figli non morirebbe un 18enne la settimana in disco. Se non sai educare non procreare". Così Aveva scritto ieri su Twitter Francesco Errico, e le polemiche erano fioccate. Alla guida dal 2012 di un'amministrazione di centrosinistra, è la quarta volta che il sindaco di Gallipoli presenta le dimissioni (nelle tre precedenti le ha ritirate).

Pochi sorsi dati alla bevanda contenuta in una bottiglietta mentre ballava vicino alla consolle e poi improvviso il malore che di lì a poco risulterà fatale. E’ morto così Lorenzo Toma, 19 anni non ancora compiuti, leccese fresco di maturità. E' morto in una delle discoteche più gettonate del Salento, il 'Guendalina' di Santa Cesarea Terme, ritrovo durante l'estate di migliaia di giovanissimi. Lo studente era arrivato in compagnia di tre amici per trascorrere il sabato sera in una serata-evento denominata 'Techno Experience'. La telefonata di richiesta di soccorso è arrivata alla centrale del 118 alle 6.40, quando la 'serata' è ancora in pieno svolgimento. Al telefono si fa riferimento ad un giovane in preda ad un malore ma vigile. L'ambulanza partita da Poggiardo (Lecce) arriva dopo 10 minuti. Poco dopo una seconda telefonata segnala che il ragazzo è in arresto cardiaco. Questa volta da Scorrano (Lecce) parte un mezzo con medico a bordo che arriva sul posto verso le 7, minuto più minuto meno. Il giovane viene trovato riverso per terra all'interno del locale e si sposta il corpo nella piazzola esterna dove i sanitari cercano in ogni modo di rianimarlo. Le manovre praticate durano oltre un’ora fino a quando, alle 8, arriva il decesso per arresto cardiocircolatorio.

Ai soccorritori la ragazza che era con lui dirà di averlo visto crollare per terra pochi istanti dopo aver bevuto una bevanda. Versione confermata anche ai carabinieri che poche ore prima, nell'ennesimo servizio antidroga, avevano arrestato all'interno della discoteca due pusher: un giovane di 21 anni della provincia di Bari, con precedenti specifici, sorpreso in flagrante mentre spacciava e trovato in possesso di cinque involucri contenenti stupefacente 2,5 grammi di 'mdma', comunemente chiamata ecstasy, cinque involucri contenenti 1,5 grammi di cocaina e una decina di grammi di hascisc, e un 24enne della provincia di Brindisi, bloccato mentre cedeva cocaina ad un giovane, anche lui in possesso di una dose di 'coca' e una dose di ecstasy. Per gli inquirenti al momento gli arresti e la tragedia di Lorenzo non sarebbero in relazione. Il magistrato inquirente Stefania Mininni, della Procura di Lecce, ha disposto l'esame autoptico, fondamentale per capire le cause della morte del giovane studente: se cioè questa sia stata provocata dall'ingestione di qualche sostanza stupefacente oppure sia dovuta a cause naturali quanto impreviste e se in qualche modo possa aver contribuito un piccolo problema cardiaco di cui sembra il giovane soffrisse, senza comunque particolari impedimenti, sin da piccolo. Tra pochi giorni Lorenzo sarebbe dovuto partire col padre Vincenzo per un viaggio in Spagna; un premio per la maturità appena conseguita allo Scientifico. Questa sera la discoteca resterà chiusa. In cartellone non erano previste serate. La prossima è fissata per il 12 agosto con il Cocoricò night, in gemellaggio con la nota discoteca di Riccione.

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