(ANSA) - ROMA, 4 LUG - Per il WWF Italia, parte civile nel
processo Ilva, il nuovo provvedimento, ben l'ottavo in due anni,
per salvare l'acciaieria ex Italsider, varato ieri dal Governo
rappresenta "un gran brutto segnale: ambiente e salute sono
ancora soccombenti rispetto agli interessi economici".
L'associazione ambientalista sostiene che si tratta di un
"brutto segnale" anche sul profilo istituzionale poiché il fatto
che il governo debba intervenire con decreto "dimostra come la
Magistratura di Taranto abbia applicato una norma di legge
vigente: il diritto viene quindi scavalcato dalla politica e non
è purtroppo la prima volta".
Il Wwf Italia non sottovaluta affatto il gravissimo problema
occupazionale del Paese, ma evidenzia che l'espressione "La
priorità è salvare i posti di lavoro", con cui il presidente del
Consiglio Matteo Renzi ha commentato su Facebook l'approvazione
del decreto che consentirà il funzionamento dell'alto forno 2
dell'Ilva di Taranto chiuso dalla Magistratura dopo un incidente
mortale, "è la stessa usata da molti suoi predecessori tra gli
anni '70 e '90 quando si trattò di Marghera o di Bagnoli, di
Gela o dell'Acna di Cengio, di Genova Coroglio o di Piombino, di
Porto Torres e della stessa Ilva ormai giunta appunto all'ottavo
decreto".
"Voltare pagina rispetto al passato - sottolinea il Wwf -
significa anche un'evoluzione culturale che permetta di non
ricadere nel ricatto occupazionale che ha caratterizzato tutto
il dibattito italiano delle industrie a rischio e delle aree di
bonifica. Significa dunque avere il coraggio di attribuire le
responsabilità a chi le ha facendo pagare, come previsto dalle
normative europee ed italiane, anche per i danni ambientali
causati".(ANSA).