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Europa in campo per i Maro', l'India li rimandi a casa

Aula Strasburgo unita chiede svolta e cambio di giurisdizione

di Marcello Campo
L'Europa compatta in campo a favore dei Maro': il Parlamento di Strasburgo ha approvato, per acclamazione, una risoluzione che, per la prima volta con un documento ufficiale, nero su bianco, chiede il rimpatrio dei nostri fucilieri, un cambio di giurisdizione e un netto incoraggiamento all'Alto Rappresentante Federica Mogherini a intraprendere tutte le misure necessarie al raggiungimento di una soluzione equa, rapida e soddisfacente. Un voto importante su un testo siglato da tutti i gruppi, tranne la Lega e la sinistra radicale, che sancisce in modo formale che la sorte dei nostri militari non riguarda piu' i rapporti bilaterali tra l'Italia e l'India ma diventa una priorita' delle Istituzioni europee. Una svolta, sottolineata da un applauso convinto dell'Aula, che fa ben sperare per una soluzione positiva, anche considerando le aperture che sembrano delinearsi in India: poche ore prima del voto, un autorevole quotidiano indiano, The Economic Times, chiedeva di "mettere fine alla farsa", definendo il ritorno dei due fucilieri in patria "la soluzione migliore". La decisione del Parlamento e' stata il frutto di uno sforzo unitario di quasi tutti gli europarlamentari italiani, con in testa l'azzurra Lara Comi, che sull'argomento per prima aveva presentato un'interrogazione a risposta orale, e poi, ha redatto in larga parte il testo adottato oggi. E oggi si felicita per la "europeizzazione" del caso. Ma ha avuto appunto l'appoggio convinto anche di Gianni Pittella, presidente del gruppo Socialista, secondo cui "lo sforzo comune del governo italiano e delle istituzioni europee aumentano le possibilita' di un successo". "Questo caso - osserva anche Ignazio Corrao (M5s) - va affrontato al livello europeo, perche' europei sono i due cittadini protagonisti". Anche per Elisabetta Gardini (Fi) dopo il pronunciamento dll'Aula "oggi si cambia registro".
    Soddisfazione bipartisan anche in Italia: per il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, il via libera a questa risoluzione "e' molto positiva". "Ottima", la definisce il presidente della Commissione Esteri della Camera, Fabrizio Cicchitto (Ncd). Sulla stessa linea Elio Vito, presidente della Commissione Difesa di Montecitorio: "Bene la Risoluzione! Avevamo chiesto proprio coinvolgimento UE e ONU". Gia' ieri, nel corso di una lunghissima seduta terminata oltre mezzanotte, Federica Mogherini sottolineava infatti come l' "L'Unione Europea intende onorare il suo impegno per una tutela piena e concreta dei diritti fondamentali dei propri cittadini, di ciascun cittadino europeo in stato di detenzione in ogni parte del mondo, promuovendo la risoluzione pacifica delle controversie internazionali e il rispetto dei diritti umani e del diritto internazionale". Un protagonismo e una assunzione di responsabilita' testimoniata fisicamente dalla presenza continua e instancabile della Lady Pesc in Aula, oltre 15 ore tra ieri e oggi. Impegno lodato ufficialmente dal potente presidente della Commissione Esteri del Parlamento europeo, il popolare tedesco Elmar Brok, che al termine dei lavori ha rivolto un ringraziamento formale, seguito da un applauso: "Federica Mogherini - ha detto Brok - è stata sempre presente in Aula, ieri persino a oltre mezzanotte. Si tratta di una evidente disponibilità che non è frequente. Per questo vorrei ringraziarla". (ANSA).
   

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