(ANSA) - TORINO, 16 NOV - Alla Turin Marathon è il trinfo del
Kenya e dei debuttati. La 28/esima edizione della corsa
torinese, cui oggi hanno partecipato 25mila persone, lancia due
nuovi protagonisti della specialità: Samuel Rutto, tra gli
uomini, ed Esther Ndiema, tra le donne. Tagliano per primi il
traguardo in Piazza Castello e la loro prima volta in maratona
coincide subito con un successo. Rutto (2h10'00'') e Ndimea
(2h28'41'') certificano ancora una volta il dominio del Kenya,
che è ben marcato in campo maschile dove quattro atleti africani
occupano i primi quattro posti della classifica, come nella
scorsa edizione.
Si tratta del quattordicesimo successo keniano su 28
edizioni. L'Italia ottiene un comunque buon quinto posto con
Andrea Lalli (2h12'48'') e brilla in campo femminile con
l'ottimo secondo posto di Anna Incerti (2h28'58''), il terzo di
Deborah Toniolo (2h31'35'') e il quarto della sorprendente
Catherine Bertone (2h32'46''). Sesta Emma Quaglia (2h33'51'').
Non riesce alle azzurre il replay del successo del 2013 di
Ivana Iozzia, ma Anna Incerti può comunque festeggiare. La
siciliana ha fatto sempre corsa di testa e ha ceduto all'allungo
di Ndiema soltanto all'ultimo chilometro: "L'avevo detto che le
debuttanti sono più pericolose delle concorrenti esperte -
sorride Incerti dopo il traguardo -. Comunque sono contenta
della prova, ero alla seconda maratona in tre mesi e non è
assolutamente facile. Ci ho provato e va bene così, dedico il
secondo posto a mia figlia Martina, a mio marito e al mio
allenatore che mi hanno spinto a questa sfida e forse ci
credevano anche più di me".
L'altra istantanea della Turin Marathon è lo sprint
mozzafiato che ha deciso la gara maschile con Samuel Rutto che
ha bruciato il connazionale Ernest Ngeno a pochi passi dal
traguardo. La gara è stata dominata dal gruppo degli africani
con Lalli che è rimasto in scia fino al 30/esimo chilometro.
L'azzurro delle Fiamme Gialle è soddisfatto: "Ho messo un altro
tassello nella mia carriera da maratoneta: l'obiettivo era di
chiudere attorno alle 2 ore e 12 minuti e il cronometro mi ha
dato ragione. Ho corso tutta la gara con un problemino ad una
gamba, che mi ha condizionato, ma sono soddisfatto perché la
corsa di oggi rappresentava per me un bivio dopo il ritiro agli
Europei e il cambio di allenatore". (ANSA).