(ANSA) - ANCONA, 26 NOV - Per tre giorni la cicerchia, la
regina dei legumi poveri, torna protagonista sulla tavola:
Giunta alla diciannovesima edizione, la Festa della Cicerchia
anima per tre giorni, dal 27 al 29 novembre, Serra de' Conti, il
paese in provincia di Ancona da cui è ripartita la scoperta a
questo legume 'storico' (originario del Medio Oriente, noto ei
greci, era la 'cicerula' degli antichi romani) divenuto elemento
di identità della terra del Verdicchio. Il centro storico di
impianto duecentesco racchiuso da una cinta muraria spezzata da
dieci torrioni sono in programma degustazioni, ma anche momenti
di riflessione e incontri. Considerata in via di estinzione fino
a pochi anni fa, la cicerchia, originaria del Medio Oriente sta
vivendo una seconda vita e una rinnovata popolarità. Nelle
Marche, si semina tradizionalmente nel "giorno cento" dell'anno,
ovvero all'inizio di aprile: un tempo, averla in dispensa
costituiva una garanzia per l'inverno perché ha un buon rapporto
proteico - superiore del 30% a quello di ceci, piselli e
lenticchia -, pochi grassi e molti amidi. Sorprendente ancora
oggi la sua versatilità in cucina: nelle locane e nelle osterie
di Serra de' Conti sarà possibili assaggiarla in varie ricette,
insieme ad altri piatti tipici della tradizione marchigiana e ai
prodotti degli "agricoltori custodi", dalla cipolla di Suasa
alla favetta di Fratterosa, dai legumi di Appignano al miele,
dalle tisane alle confetture, dal vino all'olio di oliva. Ospite
d'onore di questa edizione il radicchio tardivo, portato dalla
Condotta Slow Food di Treviso.