Si allungano i tempi del processo per corruzione tra privati che coinvolge l'ex dg della vecchia Banca Marche Massimo Bianconi e gli imprenditori Vittorio Casale e Davide Degennaro. Per un'omessa notifica a Bianconi, l'udienza ad Ancona è slittata al 16 marzo. L'accusa ipotizza scambi di favori tra l'ex dg e gli imprenditori per finanziamenti concessi dalla vecchia Banca Marche. Durante l'indagine, stralcio della più ampia inchiesta non ancora conclusa sul default per un miliardo di euro del gruppo Banca Marche, la Guardia di finanza aveva sequestrato beni per 15 milioni di euro: 20 conti correnti, quote di società, due case a Bologna, una a Parma e due a Roma, tra cui una palazzina in via Archimede, ai Parioli, passata da una società di Casale a un'altra intestata a familiari di Bianconi. A breve la Procura di Ancona dovrebbe notificare l'avviso di chiusura indagini anche per l'inchiesta principale che, per ora, coinvolge 36 persone, di cui 12 accusate anche di associazione per delinquere.