(ANSA) - ANCONA, 24 AGO - "Come se ci fosse stato un
bombardamento", ha detto la presidente della Camera Laura
Boldrini in visita ad Arquata del Tronto, uno dei Comuni più
colpiti dal terremoto disastroso che dalla notte scorsa sta
facendo tremare il centro Italia. E come in un bombardamento le
macerie hanno inghiottito decine di vite, tra cui quelle di
tanti bambini, che sono stati sentiti urlare e piangere sotto i
detriti, ricoperti di polvere proprio come nelle immagini delle
guerre in Medio Oriente. Anche qui ora, tra Marche, Lazio e
Umbria, terre ben più sicure, ci sono tanti piccoli Omran, il
bimbo di Aleppo la cui foto ha fatto il giro del mondo.
I bambini del sisma, però, erano fino a ieri figli e nipoti
felici, molti in vacanza dai nonni nei borghi lasciati dai più
giovani in cerca di opportunità nelle città, soprattutto a Roma.
Piccoli centri semi deserti d'inverno ma che d'estate si
ripopolano, per effetto del cosiddetto "turismo di ritorno". E'
in questi luoghi che da ieri sera si dipana la Spoon river dei
piccoli. C'è Marisol Piermarini, di soli 18 mesi. E' morta
stanotte nel crollo della casa dove si trovava insieme al papà
Massimiliano e alla mamma Martina Turco, una giovane abruzzese
scampata al terremoto dell'Aquila nel 2009. Per questo la donna
aveva deciso di trasferirsi ad Ascoli. E c'è un nonno che piange
la nipotina: è stato lui la notte scorsa a raggiungere tra i
primi l'abitazione della famigliola ad Arquata. "Non volevano
farmi passare perché era tutto pericolante, ma io ho detto che
non me ne importava niente, che dovevo andare a cercarli:
purtroppo per la bambina non c'è stato nulla da fare" racconta,
disperato, Massimo Piermarini.
Ci sono un bambino di 8 mesi, la vittima più piccola, il
fratellino di 8 anni che se ne vanno via insieme per sempre ad
Accumoli, e un maschietto di 4 anni, che ha trovato la morte ad
Amatrice. E sempre qui si è compiuto il tragico destino di due
gemellini di 7 anni, Simone e Andrea. E poi tanti altri, trovati
abbracciati alle mamme e ai papà che hanno cercato di
proteggerli, o in braccio a uno zio che chiede disperatamente
aiuto, come racconta una testimone andata a soccorrere i
genitori in una delle frazioni devastate. Ce l'hanno fatta
invece a Pescara del Tronto Leone, 6 anni, e il fratellino
Samuele di 4, sopravvissuti grazie alla nonna Vitaliana che li
ha fatti infilare sotto il letto e li ha coperti con il suo
corpo. Ha riportato fratture multiple ed è ricoverato ad Ancona
Andrea B, un 14enne, studente del liceo scientifico a Roma,
anche lui in visita ai nonni mentre i genitori erano rimasti
nella capitale. Andrea era insieme a un gruppo di amici; nei
piccoli centri si può tirar tardi. Ma poi si è scatenato
l'inferno: un gruppo di ragazzi ha trovato scampo in una zona
risparmiata dalla violenza del sisma, mentre lui e due coetanei,
di cui una ragazza, sono rimasti coinvolti in un crollo. Per i
due amici che erano con lui pare che non ci sia stato nulla da
fare. E in un silenzio quasi assoluto proseguono le ricerche del
bambino di 11 anni rimasto sotto le macerie della sua casa ad
Amatrice, che ha chiesto aiuto e forse anche mandato un sms con
il cellulare al padre. Da un po', però, non si registrano più
segnali dal bambino. Bisognerà aspettare per vedere se questa
'guerra' della natura ha travolto anche lui. "Fortemente
commosso" per la perdita di tante giovanissime vite anche Papa
Francesco.(ANSA).