(ANSA) - PESARO 11 FEB 2015 - È una signora di 70 anni, Emilia Cecchini, di Pesaro, la proprietaria del ritratto di Isabella d'Este, attribuito a Leonardo e sequestrato in Svizzera nell'ambito di un'inchiesta della Procura pesarese. La donna aveva ricevuto il dipinto in regalo dal padre, e questi a sua volta dalla madre, ovvero dalla nonna della Cecchini, emigrata in Svizzera agli indizi del secolo scorso. Alla signora si è risaliti attraverso un avvocato che aveva avuto il mandato a vendere il dipinto.
Il ritratto di Isabella d'Este attribuito a Leonardo, sequestrato a Lugano, sarebbe stato trasferito in Svizzera dall'Italia e non sarebbe mai passato per l'ufficio esportazione. E' uno degli aspetti su cui stanno indagando i carabinieri del Nucleo tutela del patrimonio culturale di Ancona, che sarebbero sulle tracce di altri dipinti finiti all'estero. La Procura di Pesaro ha indagato una settantina di persone per associazione per delinquere finalizzata all'illecita esportazione di opere d'arte in assenza di licenza di esportazione e alla commissione di truffe in danno di società di assicurazione. Due filoni distinti di indagini che però si sono sovrapposti, perché alcune persone indagate nell'uno figurerebbero anche nell'altro.
C'è anche una copia del ritratto di Isabella d'Este, il quadro attribuito a Leonardo e sequestrato in Svizzera. Lo rende noto l'avv. Achille Castignani, che tutela la signora Emilia Cecchini, detta 'Bibi', proprietaria della tela. L'aveva fatta fare il padre della donna per tenerla a Pesaro, "mentre il dipinto sequestrato è in Svizzera dal 1920", dice Castignani, secondo cui, quindi, il quadro non è mai stato esportato illegalmente. La copia si trova in uno studio notarile, sempre in Svizzera.