(ANSA) - CIVITANOVA MARCHE (MACERATA), 19 OTT - ''Remigio! noi dobbiamo vincere le elezioni, togliendo di mezzo le ambizioni personali. Forza Italia dovrà esprimere il candidato presidente che guiderà questa Regione''. Il responsabile nazionale dell'ufficio elettorale azzurro Ignazio Abrignani prende la parola quando mancano pochi secondi alla telefonata in diretta di Silvio Berlusconi, e Remigio Ceroni, coordinatore di Fi nelle Marche, è il destinatario di un lungo applauso. Dal palco, dove sono schierati Maurizio Gasparri, Mariastella Gelmini, Abrignani e i coordinatori di Piemonte, Veneto e Umbria, e dalla platea. Una sala gremita quella dell'Hotel Cosmpolitan di Civitanova. Mescolati fra i militanti sempre fedeli siedono anche i 'figliol prodigo' di Ncd: il vice presidente dell'Assemblea legislativa Giacomo Bugaro, il primo ad aprire la diaspora marchigiana nel partito di Alfano dopo il selfie con Berlusconi, i consiglieri Daniele Silvetti e Ottavio Brini. Con loro il gruppo azzurro sale a sette componenti. E, dice Ceroni a registratori spenti, ''anche Erminio Marinelli (Per le Marche ndr) arriverà, penso che arriverà''.
    Berlusconi ringrazia ''Giacomo e gli altri consiglieri'' a inizio telefonata, e Bugaro risponde con una nota assicurando ''massimo entusiasmo''. Nessun problema per ''il comprensibile umano 'mugugno' di pochi'', uno scotto inevitabile, riconosce, in una situazione politica sempre più fluida. In mezz'ora di messaggio Silvio Berlusconi tocca tutti i temi sul tavolo - dalla ''mancanza di democrazia'' nel Paese, al ''Governo non eletto dai cittadini'', alla preoccupazione per una riforma della giustizia che veda prevalere ''i giustizialisti''. Ma soprattutto sprona i militanti, le 'sentinelle' e le 'missionarie' azzurre a convincere gli elettori sfiduciati e delusi a fidarsi di Forza Italia, tornando a votare quando sarà il momento. Il suo sogno è che Fi sia maggioranza da sola, ''senza alleati, per poter disporre di una chiara alleanza in Parlamento''. Tanti gli applausi, mentre una standing ovation la merita anche l'ex ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini, quando dice ''noi siamo qua per restare'': il centrodestra senza Berlusconi ''non va da nessuna parte''. A '#lemarchechecredono', questo il titolo dell'incontro, Ceroni ha portato ieri anche Giovanni Toti e Antonio Tajani.
    Molti in più del previsto i pass richiesti per assistere alle varie sessioni dei lavori, e alla fine il coordinatore può dirsi soddisfatto: ''c'è stata una partecipazione enorme, segno che la gente vuole tornare a fare politica. Dopo 20 anni di governo della sinistra la regione è in ginocchio, e le famiglie non arrivano a fine mese. La sinistra ha consumato un patrimonio accumulato in anni e anni di lavoro, un modello di sviluppo che era di esempio in Italia. Ora ci siamo noi, e vogliamo vincere''.(ANSA).