Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Lombardia
  1. ANSA.it
  2. Lombardia
  3. Movida, Comune Brescia condannato a multa di 50mila euro

Movida, Comune Brescia condannato a multa di 50mila euro

Troppo rumore nel quartiere, condanna a pagare 50mila euro

Il Comune di Brescia è stato condannato in sede civile al risarcimento danni provocati dalla Movida notturna nello storico quartiere Carmine in centro città. Due residenti avevano fatto causa all'amministrazione comunale di Brescia e il tribunale civile ha emesso una sentenza che obbliga Palazzo Loggia a versare 50mila euro ai due ricorrenti tra cui Gianfranco Paroli, fratello dell'ex sindaco di Brescia di centrodestra Adriano Paroli, che già quando quest'ultimo era primo cittadino aveva avviato la battaglia contro la movida.

Nei confronti dei due residenti sono stati riconosciuti danni biologici e patrimoniali per la movida. "A causa del rumore antropico per gli schiamazzi di avventori di alcuni locali che stazionano nei pressi dei plateatici o dei locali su suolo pubblico", scrive il giudice del tribunale civile di Brescia Chiara D'Ambrosio nella sentenza di condanna per il Comune di Brescia. "È innegabile che l'ente proprietario della strada da cui provengono le immissioni denunciate debba provvedere ad adottare le misure idonee a far cessare dette immissioni. Deve quindi essere ordinata al comune convenuto la cessazione immediata delle emissioni rumorose denunciate mediante l'adozione dei provvedimenti opportuni più idonei allo scopo. Vi è stata una carenza di diligenza da parte del comune convenuto", prosegue il giudice intimando al Comune di "riportare dette immissioni entro la soglia di tollerabilità".

      RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

      Video ANSA



      301 Moved Permanently

      301 Moved Permanently


      nginx
      Vai alla rubrica: Pianeta Camere
      Camera di Commercio di Milano
      Camera di Commercio di Milano


      Modifica consenso Cookie