(di Igor Greganti)
(ANSA) - MILANO, 22 OTT - Già con un docufilm sull'ultimo
periodo della sua vita aveva voluto dimostrare di essere
cambiato e di essere diventato una "persona nuova". E oggi lo
stesso concetto Fabrizio Corona, l'ormai ex 're dei paparazzi',
lo ha ripetuto a voce davanti ai giudici della Sorveglianza di
Milano, chiamati a decidere se confermare o meno per lui
l'affidamento in prova ai servizi sociali in una delle comunità
'Exodus' di Don Antonio Mazzi, che gli è stato concesso quattro
mesi fa.
"Mi è stata data un'opportunità e vi ringrazio molto,
datemene un'altra, sono un uomo nuovo e ve lo dimostrerò,
fidatevi di me", ha spiegato l'ex agente fotografico nel corso
dell'udienza a porte chiuse, durata circa un'ora. Udienza alla
quale è arrivato accompagnato dalla madre, dai suoi legali, gli
avvocati Ivano Chiesa e Antonella Calcaterra, e da alcuni amici
e fan ("sei un grande", gli hanno gridato) con tanto di
parentesi comica: è scivolato sui gradini dell'ingresso
posteriore del Palazzo di Giustizia.
"Il Fabrizio Corona che conoscevate voi prima, non c'è più",
ha spiegato l'avvocato Chiesa ai cronisti, raccontando, tra
l'altro, che "le relazioni scritte dal Sert (il servizio per le
tossicodipendenze, ndr) e dall'Uepe (l'Ufficio esecuzione
penale) sono tutte favorevoli e dicono addirittura che potrebbe
uscire dalla comunità e proseguire nell'affidamento sul
territorio, senza essere legato alla comunità". Lo stesso
sostituto pg Antonio Lamanna in udienza ha dato parere
favorevole affinché l'ex 'fotografo dei vip' resti a scontare
gli oltre quattro anni di pena che gli rimangono nella comunità
di Lonate Pozzolo (Varese).
Ora i giudici della Sorveglianza, probabilmente nel giro di
una settimana o poco più, dovranno decidere se confermare o meno
l'affidamento concesso "temporaneamente" lo scorso 18 giugno,
quando Corona è stato scarcerato dopo circa due anni e mezzo di
detenzione. Se la decisione fosse negativa, Corona tornerebbe in
carcere ad Opera. Per il legale, però, "i permessi di lavoro che
in questo periodo Fabrizio ha ottenuto (compreso quello per la
sua partecipazione alla presentazione del documentario lo scorso
settembre, ndr) sono stati un banco di prova e lui si è
comportato molto bene". Il fatto, ha aggiunto il legale, "è che
Corona ha una particolarità, quella di suscitare interesse
quando è fuori, ma ad ogni modo ha gestito questi permessi molto
bene".
Il giudice Giovanna Di Rosa aveva disposto l'affidamento in
prova per una serie di ragioni tecnico-giuridiche, per l'assenza
di "pericolosità sociale" da parte dell'ex agente fotografico e
per il suo passato di tossicodipendenza. Ora la parola passerà
ad un collegio di magistrati e esperti. Nel frattempo, Corona è
dovuto rimanere in silenzio anche oggi davanti ai cronisti,
perché tra le disposizioni impartite dalla Sorveglianza c'è
proprio quella di non rilasciare dichiarazioni. (ANSA).