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Inchiesta Ruby, perquisite le ragazze dei festini hard di Arcore

Stesso provvedimento per l'avvocato Luca Giuliante, indagato per corruzione in atti giudiziari

Silvio Berlusconi avrebbe fatto avere di recente ad una ventina di ragazze, che hanno preso parte in passato alle serate ad Arcore, soldi in contanti in varie tranche, ognuna per decine di migliaia di euro. E proprio questi versamenti 'cash', diversi dai già noti bonifici da 2.500 euro al mese, rappresenterebbero una delle novità emerse nel corso delle indagini degli ultimi mesi sul caso cosiddetto 'Ruby ter'. Ossia sul presunto "inquinamento probatorio" messo in atto dall'ex premier che avrebbe, secondo l'accusa, comprato il silenzio delle giovani sui presunti festini a luci rosse a Villa San Martino.

Un elemento investigativo nuovo che oggi ha portato gli investigatori della sezione di polizia giudiziaria a perquisire 21 ragazze, tra cui la stessa Ruby - tutte già indagate per corruzione in atti giudiziari assieme al leader di Forza Italia - e anche l'avvocato Luca Giuliante. Quest'ultimo, secondo le indagini, potrebbe essere stato il tramite per alcuni versamenti, anche recenti, da parte di Berlusconi alla giovane marocchina. E dalle analisi degli investigatori, che si sono concentrate, in particolare, sul tenore di vita delle giovani rispetto ai redditi dichiarati oltre che sui movimenti bancari, è emerso che Ruby avrebbe effettuato nell'ultimo periodo spese 'folli', difficili da giustificare rispetto ai soldi guadagnati. Allo stesso tempo, una delle partecipanti ai presunti festini hard, Barbara Guerra, abita in una villa da un milione di euro a Bernareggio (Monza) disegnata dall'archistar Botta e che le sarebbe stata messa a disposizione da Berlusconi. La ex showgirl, tra l'altro, quando stamani è arrivata la polizia per il blitz non voleva aprire la porta e lo ha fatto solo quando sono arrivati i vigili del fuoco. Guerra, come Iris Berardi (anche a lei Berlusconi avrebbe offerto una villa in zona), prima si costituì parte civile nel processo 'Ruby 2' e poi ritirò la costituzione. Mentre erano in corso le perquisizioni, i pm Luca Gaglio e Tiziana Siciliano assieme al capo della sezione pg Marco Ciacci hanno ascoltato, come persona informata sui fatti, per circa sette ore il ragioniere Giuseppe Spinelli, tesoriere di fiducia di Berlusconi, colui che già si occupava all'epoca dello 'stipendio' mensile alle ragazze (bonifici interrotti nel 2013). E mentre Ruby veniva perquisita nella sua casa di Genova e le venivano sequestrati il pc e il telefono, come alle altre cosiddette 'olgettine', Spinelli veniva chiamato a chiarire il suo ruolo nei nuovi versamenti alle ragazze, indagate anche per falsa testimonianza nei processi Ruby (Berlusconi è stato assolto in appello) e 'Ruby 2' (condannati Fede, Mora e Minetti). Berlusconi, in particolare, è "gravemente" indiziato del reato di "corruzione in atti giudiziari" per aver pagato il silenzio non solo delle ragazze chiamate a testimoniare sulle serate ad Arcore, ma anche e soprattutto di Ruby alla quale, questa è l'ipotesi, avrebbe promesso "un ingente compenso se avesse taciuto o 'fatto la pazza'". E nel ruolo di presunto intermediario dei versamenti ci sarebbe stato l'avvocato Giuliante, che fu legale della marocchina e 'protagonista' di un misterioso interrogatorio nel 2010 effettuato, secondo l'accusa, per sapere da lei che cosa avesse dichiarato nelle prime battute delle indagini ai pm milanesi.

In sostanza, poi, dalle nuove indagini del 'Ruby ter' (inchiesta aperta un anno fa e che si avvia alla chiusura) è saltato fuori che Berlusconi continuerebbe a retribuire le giovani con una sorta di "liquidazione", come si legge negli atti. Soldi 'cash', mentre prima "a cavallo dei processi" faceva avere alle giovani uno "stipendio" mensile. Contanti per diverse migliaia di euro, tra l'altro, sono stati trovati oggi in una cassetta di sicurezza nella disponibilità dell'ex soubrette Francesca Cipriani. 

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