"E' in atto ed è inesorabile un processo di consolidamento delle banche e non credo che Carige si possa permettere di restare fuori perchè questi processi generano valore soprattutto per i territori e gli azionisti. Io lavoro perchè la banca e gli azionisti abbiano le opzioni per scegliere e possano arrivare a un eventuale matrimonio con il vestito buono. E noi ci arriveremo molto eleganti". Lo ha detto l'ad di Carige Fiorentino commentando una possibile aggregazione dell'istituto durante l'assemblea dei soci. "Nel 2020 puntiamo a 2,1 miliardi di crediti deteriorati che saranno coperti al 55% e quindi la banca avrà un netto di un miliardo", ha detto Fiorentino che parlando degli azionisti ha sottolineato: "L'auspicio è che alla fine, prima di mettersi a litigare, si capisca quale è il colore delle maglie perchè magari abbiamo tutti quella del Genoa o della Sampdoria". Ed ha specificato che il nuovo socio Mincione è rappresentato con il 5,4% del capitale.
Sul giudizio della Bce, che dava 4 in pagella a Carige nel 2017, definendo ad alto rischio, ha detto: "Sono rimasto sorpreso da alcuni commenti sulla situazione di Carige. Quella trovata dai giornalisti ieri era una foto del 2016 che la Bce aveva scritto in un documento a settembre 2017. La situazione era complicata ma è stata affrontata con grande energia. Abbiamo fatto un doppio salto mortale con giravolta e alla fine abbiamo registrato risultati importanti".