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Pattugliatori Marina anche mezzi per protezione civile

Luce e acqua per paese 6000 persone e diventano pure ospedali

(di Monica Zunino) (ANSA) - GENOVA, 27 FEB - Un pattugliatore in grado di fornire energia elettrica e acqua a un paese di 6000 persone, e di prestare soccorso mettendo a disposizione un vero e proprio ospedale. È la rivoluzione messa in campo dalla Marina Militare con i nuovi pattugliatori polivalenti d'altura, le navi 'duali', pensate per l'utilizzo militare e civile, con allestimenti modulari per adattarle alle diverse missioni. "Già in passato alcuni tipi di navi erano comunque flessibili e sono state utilizzate per più usi, come nell'operazione 'Smile' fatta a suo tempo da nave Cavour (la portaerei trasformata periodicamente in nave ospedale in un progetto umanitario, ndr) – spiega il Capitano di Vascello Marco Parapetto dello Stato Maggiore della Marina -. Un aspetto duale c'è sempre stato, ma per i nuovi pattugliatori è stato inserito come pre-requisito per progettarle. Direi che tutte le navi previste dalla Legge navale, in particolare i pattugliatori polivalenti d'altura, nascono con questa caratterizzazione: poter svolgere operazioni di supporto alla popolazione e di soccorso in mare oltre a quelle tipiche di una nave militare. È una rivoluzione per unità di queste dimensioni".
    I nuovi pattugliatori avranno generatori elettrici più potenti, in grado di fornire energia a terra oltre alle necessità a bordo, potranno produrre, stoccare ed erogare acqua, intervenendo in zone disastrate. "Potranno fornire assistenza sanitaria, perché sono configurati in modo da poter imbarcare container che possono essere shelter sanitari o abitativi con posti letto o locali igienici, movimentandoli in modo autonomo e rapido. Un sistema modulare che consentirà di adottare configurazioni diverse a seconda della missione", aggiunge Parapetto. Sarà possibile imbarcare fino a otto contenitori, un piccolo ospedale capace di curare fino a 120 persone, con 30 posti letto. Ma i container potranno anche contenere viveri o altro. A poppa potranno essere ricoverati i gommoni per il soccorso in mare. "La scommessa è far stare dentro le dimensioni previste per le navi (lunghe 129 metri, larghe 16, circa 5.000 tsl) tutto quello che deve esserci", dice Parapetto.
    Il primo dei nuovi pattugliatori sarà consegnato a maggio del 2021, realizzato da Fincantieri a Riva Trigoso, che per la Marina sta già costruendo le fregate multimissione. A maggio dovrebbe iniziare la costruzione della prima unità. In tutto la Legge navale ne prevede dieci, a oggi ne sono state ordinate sette: due in versione 'light', tre 'light plus' e due 'full'.
    "Le prime – spiega il Capitano di Vascello Marcellino Corsi – saranno equipaggiate sostanzialmente con un sistema di autodifesa per capire se siamo sotto minaccia. Le light plus avranno un radar più performante in termini di distanze e un sistema missilistico per l'autodifesa. La versione full è quella con il massimo sistema di combattimento e potrà imbarcare anche elicotteri. Su tutti i pattugliatori le aree modulari per i container resteranno comunque inalterate". Se oggi ci fosse già uno dei nuovi pattugliatori, dove lo impieghereste? "Sostituirei una fregata nell'Operazione Mare Sicuro dove ho più necessità di dare assistenza a grandi gruppi di persone da soccorrere in mare", conclude Corsi. (ANSA).
   

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