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Ultimo viaggio della Concordia. Al via la rotazione della nave

Sono iniziate le operazioni per la rotazione del relitto della Concordia, in vista della partenza per Genova prevista per le ore 12. Il responsabile dell'operazione Nick Sloane: 'E' un grande giorno'

Sono iniziate le operazioni per la rotazione del relitto della Concordia, in vista della partenza per Genova prevista per le ore 12. Il relitto verrà ruotato prima di 90 gradi, in modo da 'guardare l'Argentario', e poi di altri 90 gradi.
Le sirene dei rimorchiatori e delle barche presenti in mare e l'applauso della gente a terra: così il Giglio sta salutando la Concordia che tra qualche ora partirà per il suo ultimo viaggio verso Genova.

Gabrielli, canteremo vittoria solo a Genova
"Oggi mettiamo un punto ma il traguardo lo vedremo solo a Genova". Così Franco Gabrielli ha commentato l'inizio delle operazioni per la partenza della Concordia dal Giglio. "Per il parbuckling avevo detto che avevamo vinto il gran premio della montagna più difficile - ha sottolineato -, oggi siamo davanti alla scritta 'ultimo chilometro' e dobbiamo ancora percorrerlo. Solo quando saremo a Genova canteremo vittoria". "Credo comunque - ha concluso - che questa operazione sia anche uno spot per il Paese".

Sloane, tutto ok ma ci rilassiamo solo a Genova
"Sta andando tutto secondo i piani, è un grande giorno per il Giglio ma solo una volta che saremo a Genova potremmo rilassarci". Così un commosso Sloane ha salutato i cronisti che lo attendevano sul molo dell'Isola del Giglio prima di salire a bordo della Concordia e guidare le operazioni per la partenza per Genova.

Girotto, sempre stati convinti di farcela
Fiducioso e orgoglioso del "grande risultato" ottenuto finora: così Sergio Girotto, project manager del consorzio Titan-Micoperi, arrivato al molo dell'Isola del Giglio per l'avvio delle operazioni di spostamento del relitto della Costa Concordia verso Genova. "Non abbiamo mai temuto che l'operazione non potesse finire con successo - ha detto - ma ci sono stati tanti, tanti momenti difficili, in cui le soluzioni non si trovavano. Però siamo sempre stati convinti di farcela". Girotto ha poi spiegato che il momento più complicato è stato quello della rotazione della nave, per rimetterla in asse: "dopo il parbuckling abbiamo preso in mano tecnicamente la situazione, e come si vede ora abbiamo il controllo completo e in un certo senso questa è ridiventata una nave". Girotto ha concluso che, pur "non entrando nella storia - ha scherzato rispondendo ad una domanda di un giornalista - è stata una bella realizzazione, tecnicamente un grande risultato, soprattutto perché quello che è stato pensato all'inizio con intuito ed esperienza si è realizzato quasi completamente alla fine".

Ultima notte al Giglio, 'salvo meteoriti'
L'ultima volta che i gigliesi l'hanno vista così, la Concordia aveva sbattuto contro lo scoglio e stava percorrendo i suoi ultimi tratti di mare, prima di naufragare. Due anni e mezzo dopo, oggi è terminato il rigalleggiamento: in tutto, il relitto è riemerso di 13 metri, fino al ponte 3. Stanotte sarà l'ultima della nave sull'isola. Se tutto va come deve andare - e "salvo meteoriti", ha scherzato il capo della protezione civile Franco Gabrielli - domani inizierà il viaggio per Genova: nel primo pomeriggio il relitto scomparirà dall'orizzonte del Giglio. Sulla Concordia oggi è stata issata una bandiera blu, che significa: pronti a partire. "E' una vecchia tradizione marinara - ha spiegato il regista dell'operazione di rimozione, Nick Sloane - La mettevano perché se un marinaio si attardava a bere nelle bettole, quando la vedeva capiva che doveva uscire". Domani nessuno avrà tempo di attardarsi nelle bettole. Anche perché i lavori cominceranno presto: alle 6 i controlli, alle 8.30 le prime manovre, alle 12 il via al viaggio. Il relitto sarà trainato dai rimorchiatori, a una velocità di due nodi all'ora. Arriverà a Genova sabato sera, per entrare in porto domenica. "Tutte le verifiche ci indicano che non c'è il rischio di rottura della nave - ha detto il responsabile per Costa del progetto di rimozione, Franco Porcellacchia - Dal punto di vista dell'inquinamento, riteniamo che non ci saranno grosse situazioni di sversamento in mare. Nonostante questo, molte unità del convoglio sono adibite a intervenire se ci saranno sversamenti di sostanze inquinanti o che galleggiano. Tutto questo ci dà sufficienti garanzie che non ci siano eccessivi rischi". Rassicurazioni che, comunque, non paiono far dormire tranquilla il ministro all'ambiente francese, Ségolène Royal, che, ha spiegato, al momento del passaggio della Concordia al largo della Corsica sarà su una nave per "mettere ancora di più sotto pressione le autorità italiane". La risposta, è arrivata dal ministro italiano all'ambiente, Gian Luca Galletti. "L'ultima telefonata con il ministro Ségolène Royal l'ho avuta domenica ed ho fornito tutte le informazioni. Noi comunque vigileremo che durante il viaggio tutto vada secondo le prescrizioni". Poi la stoccata: "Abbiamo fatto un'analisi preventiva delle acque che attraverseremo, così nessuno un domani può addebitarci qualche eventuale responsabilità che invece è di altri". Non si sa mai. Sul rispetto dell'ambiente Gabrielli non ha dubbi. Né sulle precauzioni per ciò che c'è da fare né sui risultati di quanto è stato già fatto: dall'inizio delle operazioni, "dalla nave sono fuoriuscite circa 105 mila tonnellate di acqua, di liquidi", ha spiegato prima di lasciare la parola alla direttrice dell'osservatorio ambientale, Maria Sargentini, che ha sottolineato: "L'unico dato che risulta più elevato riguarda una sostanza di derivazione della plastica, ma non ha rilievo da un punto di vista della contaminazione" delle acque. Alla vigilia della partenza della Concordia al Giglio tutto appare normale. Sono pochi quelli venuti apposta a dare un'ultima occhiata alla nave. E qualcuno è tornato ad abbronzarsi davanti al relitto. E' fiducia, o forse scaramanzia. I gigliesi non spiegano quale delle due. Di sicuro sanno che c'è stato un prima e ci sarà un dopo Concordia. Adesso sanno raccontare benissimo come era l'isola una volta. Ma nessuno si azzarda a ipotizzare come sarà da domani, dopo che il relitto sarà scomparso dall'orizzonte.

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