ROMA - Una cascata di diamanti, che ora si tingono di sangue. Le pietre più preziose, una fissazione per la 'banda Mokbel', al centro del giallo dell'omicidio di Silvio Fanella, il broker che teneva la cassa del gruppo criminale, ucciso giovedìa Roma. Un giallo del quale fanno parte un tesoro e le trame nel mondo dell'estrema destra in cui Gennaro Mokbel si muoveva a suo agio. Lo stesso mondo di Giovanni Battista Ceniti, ex militante di CasaPound e incensurato, inserito nel commando dei killer, ferito e catturato. E poi i diamanti, tantissimi, in 34 sacchetti, trovati oggi in una casa di Fanella nel Frusinate.
    Ma anche quelli che vennero sequestrati a Mokbel nel 2010, 4 milioni di euro di valore, nel doppio fondo di una cassaforte in una gioielleria a Campo de Fiori, cuore della capitale. I diamanti erano uno dei beni di lusso favoriti dal gruppo per riciclare i fiumi di denaro frutto di truffe - quella 'monstre' a Fastweb e Telecom Sparkle in primis - e altri affari illeciti. Più delle opere d'arte, tanto che - secondo quanto emerso nell'inchiesta del Ros carabinieri - Mokbel anni fa voleva aprire una catena di gioiellerie. Il gruppo acquistava i preziosi all'estero con soldi sporchi, li faceva passare per l'Asia e li vendeva in Italia, ricavando denaro pulito.
    Nelle intercettazioni i componenti della banda li chiamano 'serci', pietre in romanesco. E tutto ruota intorno al tesoro che il gruppo avrebbe messo da parte con la maxitruffa a Fastweb e Telecom Sparkle, valutata in 2 miliardi di euro. Per la quale il capo, l''imprenditore' Mokbel è stato condannato a 15 anni in primo grado nel 2013 e Fanella, il cassiere assassinato, a 9 anni. Si sospettava l'esistenza di un bottino sfuggito agli inquirenti e al processo. E diamanti per milioni, 284 mila dollari in contanti e 118 mila euro, oltre ad alcuni orologi costosi (tra cui un Rolex con incastonati - ancora - diamanti), sono stati trovati nella casa di Fanella a Pofi (Frosinone). Ma potrebbe essere solo una parte del tesoro. Una ricchezza nascosta per la quale si può uccidere oppure rapire e torturare.
    Era la sorte riservata a Fanella, si ipotizza, per farlo parlare, se la sua reazione armata non avesse spinto gli aggressori a ucciderlo. Prima della sua morte questa storia nera aveva fatto registrare, alcuni giorni fa, il suicidio di un legale vicino al gruppo Mokbel. Il cassiere la mattina in cui é stato ucciso avrebbe dovuto andare al suo funerale, a quanto pare. Nel 2010, invece, fu gambizzato nel suo studio a Roma Piergiorgio Manca, avvocato di Marco Iannilli, commercialista coinvolto nell'inchiesta Fastweb. Una scia di sangue che potrebbe non essere finita giovedì e sulla quale ora si sono rivolti i primi passi dell'inchiesta della procura romana.