(ANSA) - PESCARA, 29 DIC - "Il 29 dicembre il Governo ha
disposto un aumento del pedaggio sulle autostrade A24 e A25
gestite da Strada dei Parchi SpA. Si tratta di un aumento del
12,89% per le tratte di A24 e A25. E' un aumento importante,
conseguenza diretta del blocco delle tariffe imposto negli
ultimi tre anni dal Ministero e della mancata approvazione, da
quattro anni, del Piano Economico Finanziario di A24 e A25". E'
quanto si legge in una nota di Strada dei Parchi Spa diffusa in
serata. "Ricordiamo che a partire dal 2014 e per il 2015 e 2016
il Ministero ha imposto tariffe calmierate rispetto agli aumenti
previsti dalla Concessione, ignorando la clausola contrattuale
del ristoro degli investimenti realizzati dalla Concessionaria
sulla tratta autostradale, senza di contro adottare forme
compensative alternative".
"Sul punto - prosegue la nota - il Tar del Lazio ha
condannato l'inerzia del Ministero, tanto che la Magistratura
Amministrativa, con propria sentenza, ha ripristinato le
condizioni previste nei contratti di concessione. La politica
degli aumenti tariffari della Concessionaria non è il frutto di
una decisione autonoma e unilaterale di SdP. Al contrario, è
puntualmente regolata dal contratto di concessione, messo a gara
dal Concedente e sottoscritto con Strada dei Parchi
aggiudicataria della gara di concessione, che ha portato alla
privatizzazione della gestione di A24 e A25".
"E' la Legge, dunque - continua il comunicato - che
stabilisce i criteri per la determinazione delle tariffe, in
base a un mix di parametri che considerano il prezzo di
concessione, pari a oltre 750 milioni di euro oltre interessi
corrisposto in rate annuali, l'incremento del tasso di
inflazione, il totale degli investimenti effettuati, gli
ammortamenti e i costi di gestione. Vieppiù inoltre che per ogni
euro di pedaggio incassato dalla Strada dei Parchi, solo 43
centesimi restano nella disponibilità della concessionaria per
garantire la gestione e la manutenzione dell'infrastruttura,
mentre i restanti 57 centesimi vanno a vario titolo allo Stato".
"Come sopra accennato, Strada dei Parchi è l'unica
Concessionaria, inoltre, che corrisponde un prezzo di
concessione all'Anas, pari a 55,9 milioni di euro ogni anno,
ricavati, anch'essi, dai pedaggi. Nel periodo 2003/2015, il
Concessionario ha corrisposto all'Anas 670 milioni di euro, che
certamente non sono finiti nella manutenzione delle strade
abruzzesi, a differenza degli 830 milioni di investimenti
effettuati da Strada dei Parchi nel medesimo periodo di
riferimento. E' bene sottolineare che la situazione attuale, che
vede fare i conti con aumenti tariffari consistenti, è frutto
della mancata approvazione da ben oltre 5 anni del Piano
Economico e Finanziario della Società da parte del Ministero dei
Trasporti, da quando cioè è entrata in vigore la legge 228/2012.
Tale norma avrebbe consentito non solo di adeguare
l'infrastruttura autostradale ai nuovi standard di sicurezza
antisismici, ma anche di rinegoziare, 5 anni fa, termini e
condizioni del contratto di Concessione, al fine di conseguire
aumenti tariffari sostenibili per l'utenza".
"Dall'ottobre 2013, prima che scadesse il vecchio PEF valido
per il periodo regolatorio 2009-2013, sono state presentate da
Strada dei Parchi ben 12 versioni di Piano Economico
Finanziario, tutte caratterizzate da livelli di incremento
tariffario nell'ordine dell'1% oltre l'inflazione. Il Ministero
non ha considerato quanto proposto da Strada dei Parchi, e nel
novembre 2016 ha imposto la propria soluzione, che prevede
l'adeguamento in sede delle strutture, senza tuttavia esprimersi
sull'impatto che detta soluzione avrà sugli incrementi tariffari
programmati. Questa è la situazione oggi per Strada dei Parchi,
mentre è opportuno ricordare che il Ministero ha già definito
con altre Concessionarie piani di investimento, attivando le
procedure con Bruxelles. Ma non c'è ancora il piano di messa in
sicurezza definitivo per A24 e A25".
"Tra il 2003 e il 2017 Strada dei Parchi ha sostenuto ingenti
investimenti per la realizzazione di opere importantissime. Le
Complanari di Roma, per cominciare: opere che hanno reso più
sicuri e veloci l'ingresso e l'uscita dalla Capitale, per un
importo complessivo di 258 milioni di euro; il raddoppio del
tratto autostradale in direzione Teramo, gli interventi di messa
in sicurezza dei viadotti, la dotazione del traforo del Gran
Sasso di nuovi e più moderni sistemi antincendio, l'automazione
delle stazioni di servizio, la posa di pavimentazione drenante
su 100 chilometri di rete. A tutto ciò vanno aggiunti i lavori
di riqualificazione dell'intera autostrada ereditata dalla
vecchia gestione della Sara (vent'anni senza lavori di
manutenzione). Tutte opere e investimenti che Strada dei Parchi
ha effettuato mantenendo intatti i livelli occupazionali, senza
tagliare un solo posto di lavoro e nonostante le rilevanti
perdite di esercizio, alle quali è stato fatto fronte con
importanti immissioni di capitale da parte degli azionisti (ad
oggi circa 180 milioni di euro) e non certo con l'aumento dei
pedaggi".
"E' doveroso segnalare che Strada dei Parchi è tra le poche
Concessionarie ad aver completato tutti gli investimenti
previsti nella Convenzione del 2009 nonché tutte le manutenzioni
ordinarie dal 2003 al 2017. È intenzione di Strada dei Parchi -
conclude la nota - continuare a migliorare la viabilità
autostradale abruzzese, con opere e investimenti importanti sul
fronte della sicurezza e della modernizzazione. Detto impegno
potrà essere attuato solo dopo che il Ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti avrà approvato un progetto
sostenibile sia dal punto di vista della tariffa, sia sociale
sia tecnico".