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Stadio Roma: Raggi, non ci sarà alcuna colata cemento

Morassut: "Da Raggi nessuna posizione chiara". In Regione si attendono atti ufficiali da Comune

Flash mob di Legambiente davanti all'ex ippodromo di Tor di valle contro il progetto dello stadio della Roma. "Sarà il più grande diluvio di cemento su Roma per i prossimi anni ma anche dei decenni passati", ha detto Roberto Sacchi, presidente di Legambiente Lazio. Lo stadio, il business center e il convivium, come viene chiamata la zona di ristoranti e negozi, "svilupperebbero 1.196.800 metri cubi di cemento, diluvio assolutamente fuori dalle regole del piano regolatore -ha aggiunto Sacchi- Era previsto l'allungamento della metropolitana, il potenziamento della Roma-Lido, ma ora non si prevede più niente di tutto questo".

Stadio Roma: Raggi, non ci sarà alcuna colata cemento - "Non ci sarà assolutamente alcuna colata di cemento, anzi francamente mi dispiace molto che come al solito alcuni giornali abbiano inventato verità che non esistono". Lo ha detto la sindaca di Roma Virginia Raggi entrando in Campidoglio a proposito della revisione del progetto dello Stadio della Roma. "Non c'é alcun accordo, stiamo lavorando per capire se sia possibile trovare una via di mezzo. La revisione del progetto si basa su tantissimi elementi. E' un progetto partito con la consiliatura precedente e quindi stiamo facendo tutto il possibile per armonizzarlo con la nostra visione, finché è possibile". Lo ha detto la sindaca di Roma Virginia Raggi entrando in Campidoglio a proposito della revisione del progetto dello Stadio della Roma.

Interrogazione Pd a Raggi, che ruolo ha Lanzalone? - "Dall'intervista odierna che l'ex assessore Paola Muraro ha rilasciato al quotidiano 'La Stampa' abbiamo appreso che la nomina del direttore generale di Ama 'fu fatta da Casaleggio attraverso tale avvocato Luca Lanzalone'. Alle trattative con l'A.S. Roma e ai tavoli tecnici per la rimodulazione del progetto dello stadio della Roma lo stesso avvocato genovese rappresenta l'amministrazione. All'avv. Luca Lanzalone il Campidoglio, sempre secondo notizie di stampa, sembra aver affidato il compito di passare al setaccio tutti gli atti dell'ex vice capo di gabinetto e capo del personale Raffaele Marra". Così, in una nota, la capogruppo del Pd in Campidoglio Michela Di Biase. "Siamo in presenza di una sorta di eminenza grigia cui appare essere stato affidato il compito di tutore del Sindaco o la sua rappresentanza in contesti decisionali particolarmente rilevanti per la città. Peraltro a tutt'oggi non risulta che all'avvocato Lanzalone sia stato assegnato un incarico di consulenza o che con il suo studio sia stato stipulato un contratto di assistenza alla prima cittadina da parte dell'amministrazione capitolina. E' per i suddetti motivi che oggi stesso abbiamo presentato una interrogazione urgente al Sindaco per conoscere le modalità di pubblica rilevanza con i quali sono stati assegnati incarichi o attività di consulenza all'avvocato Luca Lanzalone e l'entità dei compensi, qualora siano previsti, riconosciuti per lo svolgimento di tale attività", conclude.

In Regione si attendono atti ufficiali da Comune - Sulla vicenda dello Stadio della Roma, alla luce degli ultimi sviluppi in Campidoglio, al momento, nessun commento ufficiale arriva dalla Regione Lazio. Ciò che trapela però è che da via Cristoforo Colombo si rimane in attesa di atti ufficiali da parte di Roma Capitale. Atti che andranno presentati formalmente nella Conferenza dei servizi che si chiuderà il prossimo 3 marzo. Da un punto di vista tecnico, infatti, al momento ciò che il Campidoglio ha depositato al tavolo aperto presso la Regione guidata da Nicola Zingaretti è un parere non favorevole, sia pure con diverse indicazioni che vanno in direzione correttiva. Roma Capitale, alcune settimane fa, ha chiesto e ottenuto una proroga di trenta giorni alla Conferenza dei servizi. Un mese di extra-time che scadrà, appunto, con la seduta del 3 marzo. Entro quella data il Campidoglio dovrebbe approvare, in Giunta e in Consiglio, la variante al Piano regolatore: in caso di un accordo sul taglio delle volumetrie al 20 per cento, per esempio, si parlerebbe comunque di un totale di oltre 700 mila metri cubi.

Morassut, da Raggi nessuna posizione chiara - "Sullo Stadio della Roma il Movimento 5 Stelle l'amministrazione sono stati incapaci di dire alla Roma, ai promotori dell'operazione e alla città quale sia la loro posizione sulla questione". Lo ha dichiarato Roberto Morassut, deputato del Partito democratico, intervenendo dagli studi di TgCom24. "In campagna elettorale - continua - si dichiaravano contrari. Poi alcuni hanno cambiato idea senza spiegare con trasparenza quali eventuali modifiche apportare al progetto. L'unico atto che hanno prodotto fino ad ora è un parere contrario". "E' disdicevole che un'amministrazione della Capitale offra questo spettacolo, con una gestione amministrativa confusa, piena di chiacchiere commistioni con vicende personali, caratterizzata da immobilismo, continui annunci e zero fatti", ha concluso

"Stiamo lavorando per trovare un sostituto, soprattutto una persona che parli di meno e lavori di più IL VIDEO. Abbiamo moltissimi dossier aperti, quello sullo Stadio è uno dei tanti, i piani di zona, i toponimi, le affrancazioni, tutte cose sulle quali bisogna lavorare in maniera costante e quotidiana". Così la sindaca Virginia Raggi arrivando in Campidoglio ha risposto a chi le chiedeva se, dopo le dimissioni dell'assessore all'Urbanistica Paolo Berdini, stesse cercando un sostituto.

Poi a proposito della revisione del progetto dello Stadio della Roma: "Non ci sarà assolutamente alcuna colata di cemento, anzi francamente mi dispiace molto che come al solito alcuni giornali abbiano inventato verità che non esistono".  "Non c'é alcun accordo, stiamo lavorando per capire se sia possibile trovare una via di mezzo. La revisione del progetto si basa su tantissimi elementi. E' un progetto partito con la consiliatura precedente e quindi stiamo facendo tutto il possibile per armonizzarlo con la nostra visione, finché è possibile", ha affermato Raggi.

"Adesso capiremo quali sono eventualmente questi gruppi di potere... Poi domani se c'é qualcos'altro me lo farete sapere". Lo ha detto con un filo di ironia la sindaca di Roma entrando in Campidoglio a chi le chiedeva cosa pensasse delle dichiarazioni dell'ex assessore all'Ambiente Paola Muraro che ha parlato, su La Stampa, del fatto che la sindaca sarebbe circondata da gruppi di potere che la controllano.

Di Maio, andati avanti perché Raggi si è scusata - "Raggi si fidava molto di Marra. Si è sbagliata e ha chiesto scusa. E solo perché ha chiesto scusa siamo andati avanti". Lo ha detto Luigi Di Maio, intervenendo ad Agorà (Rai3). Il vicepresidente della Camera è poi tornato sulla vicenda del suo sms inviato dalla sindaca a Marra: "Ieri c'è stata una ricostruzione diffamante nei miei confronti su tre giornali. Se si dicono cose false è mio dovere querelare". "Nessuno dei giornalisti, che ieri hanno fatto quei titoli vergognosi, mi ha fatto una telefonata. Io - ha aggiunto - avrei risposto e avrei letto tutti gli sms. Bastava che i direttori di quei giornali mi chiedessero scusa e io non avrei neanche querelato". "Si vuole colpire per me per colpire il Movimento", ha sottolineato Di Maio.

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