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Roma, tangenti per appalti, in manette 2 imprenditori e un funzionario

Avrebbero condizionato pagando le gare per la manutenzione e la sorveglianza della grande viabilità

Li hanno bloccati mentre, il 27 settembre scorso, stavano consegnando la mazzetta. Soldi, circa duemila euro, destinati ad un funzionario del Comune di Roma corrotto preso con la mazzetta in mano. Il malaffare all'ombra del Campidoglio sembra non avere fine. Due imprenditori, Luigi Martella ed Alessio Ferrari, e un funzionario del dipartimento Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana di Roma Capitale, Ercole Lalli, sono finiti agli arresti domiciliari con l'accusa di corruzione e turbata libertà degli incanti. Secondo la Procura di Roma avrebbero tentato di condizionare, con una mazzetta da circa due mila euro, almeno uno dei lotti per le gare d'appalto per la manutenzione e la sorveglianza delle strade della Grande Viabilità della città. Insomma i lavori che servono anche per eliminare uno degli annosi problemi dei romani, le buche sulle strade. L'operazione è stata svolta dai carabinieri del Comando per la Tutela dell'Ambiente, in collaborazione con il Comando Provinciale di Roma. I militari sono intervenuti cogliendo in flagranza il passaggio di denaro. Al momento dell'irruzione dei militari, Lalli aveva ancora in mano il denaro incassato, e ha tentato inutilmente di disfarsi della busta contenente 10 banconote da 100 euro e 20 da 50 euro, immediatamente sequestrate. In base a quanto accertato dal pm Stefano Pesci, gli imprenditori al fine di incrementare la probabilità di aggiudicazione delle gare, ognuna del valore di circa un milione di euro, cooperavano per ottenere informazioni ulteriori su quante e quali imprese venissero invitate ai vari lotti. Anche il mero dato numerico permetteva loro di avere una posizione di vantaggio rispetto agli altri imprenditori sia nel caso il bando di gara prevedesse l'aggiudicazione per "massimo ribasso" sia con la metodologia della "media mediata", espressione riferita al cosiddetto "taglio d'ali", con cui vengono esclusi coloro che presentano offerte con ribassi troppo contenuti o viceversa troppo elevati. Ora per effetto dell'inchiesta e degli arresti le gare per assegnar gli otto lotti della manutenzione stradale capitolina sono bloccate. Ed è già sos buche. Intanto oggi si è saputo che l'Autorità nazionale anticorruzione (Anac) ha bloccato ieri la prima gara assegnata dal comune per il Giubileo, ovvero i lavori di via delle Mura Latine e via di Porta Ardeatina: aveva infatti sottoposto a verifica tutti i soggetti che avevano partecipato alla gara, perché estratti a sorte fra le ditte presenti nel sistema Sipronec del Comune, ed aveva scoperto che entrambe le ditte, che fanno capo agli imprenditori arrestati oggi a Roma, avevano presentato l'offerta tacendo i rapporti intercorrenti fra le stesse e quindi ponendo in essere una sorta di 'cartello'. Il sindaco dimissionario Marino si dichiara soddisfatto perchè, si sottolinea in Campidoglio, "vuol dire che il meccanismo di controllo funziona". L'alert sula gara per il Giubileo bloccata ieri dall'Anac infatti pare fosse partito proprio dal Comune ad aprile mentre circa gli appalti per la manutenzione stradale, che hanno portato agli arresti, "avevamo subito riscontrato anomalie e bloccato tutto", dicono oggi gli assessori Maurizo Pucci e Alfonso Sabella.

GIUBILEO, I LUOGHI DEGLI INTERVENTI

 

Dopo l'ADDIO DI MARINO per il Giubileo di lavora a un POOL DI COMMISSARI per la Capitale.

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