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Un venerdì nero a Roma: sciopero trasporti, cortei e incidenti

Scioperi e cortei hanno mandato in tilt ieri il traffico cittadino a Roma. Chiuse metro A, B, Roma-Lido, e riduzione delle corse sulla ferrovia Roma-Viterbo e riduzioni o soppressioni per autobus e tram. 

"Adesione quasi plebiscitaria allo sciopero indetto oggi dall'Usb in tutte aziende del Consorzio Roma Tpl, attestata su una media del 90%. In Atac l'ultimo aggiornamento sulla fascia diurna registra una percentuale che supera il 70%. Continuano a essere chiuse Metro A e Metro B, mentre si ricorda che la metro C funziona con sistema driverless, ovvero senza guidatore a bordo". Lo afferma, in una nota, Guido Lutrario, dell'Usb di Roma e Lazio. "Riguardo ai dati sullo sciopero in Atac riportati dal Prefetto, si precisa che questi - aggiunge - sono basati sul conteggio di tutto il settore non operativo: il dato reale fra autisti, macchinisti, addetti di stazione, verificatori, ausiliari del traffico è di oltre il 70%". "Riguardo al comportamento intimidatorio tenuto dall'assessore alla Mobilità nei confronti dei lavoratori e ai suoi ripetuti tentativi di boicottare lo sciopero - si legge ancora nella nota -, l'Usb ha dato mandato ai suoi legali per valutare la gravità della condotta di Esposito in virtù del ruolo da lui ricoperto". "L'assessore Esposito, ormai allo sbando, ci accusa di sciopero politico per deviare l'attenzione dell'opinione pubblica - sostiene Lutrario, - Ricordiamo che noi stiamo scioperando perché i controsoffitti della Metro A cadono sulla testa degli utenti e dei lavoratori, così come ieri lo sportello di un bus si è staccato schiacciando una cittadina che ora rischia di perdere un braccio. Basta con le fandonie e la campagna di odio contro i lavoratori i disagi che soffrono i cittadini tutti i giorni sono dovuti agli scarsi investimenti anche nella sicurezza".

Garante, per romani due stop bus al mese - I cittadini di Roma solo nel 2015 hanno subito in media due scioperi del trasporto pubblico locale ogni mese. Lo afferma il presidente della Commissione di Garanzia, Roberto Alesse in una intervista a Radio Radicale. Nel 2015 gli scioperi a Roma di bus e metro sono stati 16. "Un'altra giornata - ha detto - di gravi disagi per i cittadini romani, che sono ostaggi di un sistema di servizi pubblici al collasso. Nel solo settore del trasporto pubblico locale siamo, dall'inizio dell'anno, al sedicesimo sciopero subìto dai cittadini e dagli utenti dall'inizio dell'anno, con una media di due scioperi al mese, che vanno inevitabilmente a sommarsi ai disservizi delle infrastrutture che fanno parte, purtroppo, della cronaca quotidiana. A livello nazionale, dal 1 gennaio al 15 settembre sono stati proclamati nel trasporto pubblico locale 255 scioperi (con un aumento del 14% rispetto al 2014) e ne sono stati effettuati ben 193 su tutto il territorio (con un aumento di oltre il 40% rispetto al 2014). ''Occorrono - dice - risposte strutturali per il settore, i cui lavoratori attendono dal lontano 2007 il rinnovo del contratto collettivo di lavoro".

E' partito dal piazzale della stazione della Metro Piramide un corteo degli studenti delle scuole superiori per protestare contro la riforma della 'Buona scuola'. Del provvedimento del governo, spiegano alcuni portavoce della protesta, minorenni, vengono in particolare contestati gli aspetti legati al "favore alle scuole private" e ai "maggiori poteri concessi ai presidi", oltre all'"alternanza scuola-lavoro", considerata "sfruttamento". Per questo l'intenzione dei ragazzi, alcune centinaia con bandiere e fumogeni rossi, é quella di arrivare al ministero dell'Istruzione, e lí far sentire la loro voce. A manifestare, spiegano ancora i portavoce, sono "gli autorganizzati", quelli cioè che "non fanno riferimento all'Uds, che invece sfileranno il 9". Non mancano peró eccezioni, come il liceo 'Virgilio', che a quanto pare manifesterà sia oggi che la prossima settimana. Tra le scuole che stanno partecipando, spiegano i ragazzi, anche il 'Morgagni', il 'Manara', il 'Mamiani' e il 'Righi'. In testa al corteo uno striscione rosso con lo slogan del corteo: 'Non chiediamo il futuro, ci prendiamo il presente. #nocarovita, #nojobsact, #nobuonascuola'. Dopo qualche trattativa con la polizia, che sta scortando gli studenti, il corteo é finalmente partito, sotto la pioggia.

Studenti a ministero, volano vernice e fumogeni - Il corteo degli studenti di Roma contro la riforma della 'Buona scuola', partito dalla stazione Piramide, é arrivato ai piedi del ministero della Pubblica istruzione. Sulla scalinata di viale Trastevere una linea di agenti in assetto antisommossa. Gli studenti si sono fermati però oltre le transenne metalliche della corsia del tram. Da lí sono partiti fumogeni e palloncini pieni di vernice arancione contro le scale del ministero. Nessuna reazione da parte delle forze dell'ordine, che si sono limitate ad allontanare i candelotti. Gli studenti di Roma che stamattina hanno manifestato dalla Piramide al ministero della Pubblica istruzione hanno spiegato, ai piedi dell'edificio di viale Trastevere, le loro ragioni al microfono. "Giannini dove sei? - hanno detto rivolti al palazzo del ministro - Non c'é nessuno, nessun confronto. Noi vogliamo risolvere le cose insieme ma loro non ci sono. La buona scuola è buona solo per i padroni". Alcuni hanno acceso fumogeni rossi e azzurri, scandendo cori come "La scuola é pubblica e non si tocca, la difenderemo con la lotta", e slogan contro il prefetto di Roma Franco Gabrielli. Gli studenti hanno inoltre esposto uno striscione a favore degli immigrati: 'Nostra patria è il mondo intero. Welcome refugees'. Dal microfono é stato dato appuntamento alle prossime manifestazioni, a partire da quella di questo pomeriggio alle 17, che dal Colosseo raggiungerà la Prefettura. Il corteo é stato infine dichiarato sciolto.

Studenti Roma, la vogliamo pubblica, laica, solidale - "Siamo contro questa riforma che passa a colpi di fiducia, che ci vuole come automi, che vuole aziendalizzare la scuola col preside che sarà un manager, che propone l'alternanza scuola-lavoro, cioè saremo costretti a lavorare non retribuiti, sfruttati". Così al megafono gli studenti del corteo partito dal piazzale della stazione della Metro B a Piramide. "Ora ci dicono che la soluzione sono i privati - aggiungono - ma non è così. La scuola la vogliamo pubblica, laica e solidale". Molto sentito anche il tema del caro-vita: "La scuola non é più accessibile per tutti - spiegano - il caro-libri sfiora i 500 euro, i biglietti del bus vengono continuamente aumentati di prezzo". Dal corteo, che sta percorrendo via Marmorata puntando verso il Tevere, partono cori antifascisti, contro le forze dell'ordine, oltre che ingiurie contro il prefetto di Roma Franco Gabrielli. I vigili urbani stanno fermando il traffico delle traverse per permettere il passaggio dei ragazzi.

Secondo i primi dati dell'Unione Sindacale di Base (Usb), che ha proclamato lo sciopero di 24 ore di tutti i trasporti pubblici della Capitale, "forte la percentuale di astensioni tra i bus di linea: 60% del personale operativo Atac (autisti, macchinisti, addetti di stazione, verificatori, ausiliari del traffico) mentre nelle aziende private del Consorzio Roma Tpl emerge il 100% di adesione alla Trotta Bus".

Nei trasporti lo sciopero rispetterà le consuete fasce di garanzia: inizio servizio/8.30 e 17.00/20.00.

 

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