Mentre ora si attende il verdetto di Bruxelles sull'accordo di Alitalia con Etihad all'aeroporto di Fiumicino si continua senza sosta a lavorare per cercare di smaltire le ultime migliaia (circa 3.000) di bagagli in giacenza, accumulatisi dalla scorsa domenica a seguito dello stato di agitazione del personale di assistenza a terra Alitalia.
Se non ci saranno ulteriori criticità, infatti, la previsione, confermata anche da fonti Alitalia, è che entro domani possano essere tutti smaltiti, sempre considerando, tuttavia, che si è in presenza di un fine settimana con punte di traffico passeggeri elevate e per il quale l'attenzione operativa resta comunque assai alta. In partenza dall'aeroporto romano ci sono dei tir con a bordo i bagagli destinati in Germania ed in Sicilia, mentre tutto il resto delle valige in giacenza sarà riavviato via stiva, in aereo, per destinazioni di tutto il network Alitalia. A ridosso delle piste aeroportuali, nell'hangar denominato Avio 3, a vista d'occhio, non c'è più la notevole presenza di accumuli di colli sui carrellini all'esterno, sui piazzali, come nei giorni scorsi: tutte le giacenze sono concentrate all'interno ed i bagagli, compresi quelli delle compagnie assistite, grazie al lavoro della task force di Adr e Alitalia, sono stati divisi secondo le varie destinazioni.
Scongiurato ieri il pericolo dell'avvento in massa di certificati di malattia e che avrebbe potuto paralizzare lo scalo romano, la guardia permane tuttora alta ma - a quanto si è appreso – anche nella giornata di oggi non risultano per il momento, su questo fronte, criticità, seppure ancora i lavoratori dell'assistenza a terra Alitalia proseguano nell'applicazione, alla regola, del contratto di lavoro. Dal punto di vista operativo a Fiumicino la situazione, per ora appare pressoché regolare: permangono tuttavia dei ritardi su diversi voli Alitalia in partenza: nel corso della giornata hanno avuto ritardi oscillanti tra i 25 ed i 40 minuti, con alcune punte di un'ora per i collegamenti diretti a Bruxelles ed Heraklion, Palermo, Alghero, Reggio Calabria.
