Oltre 35.000 presenze alla 11/a edizione del festival Vicino/Lontano, la rassegna di cultura sul tema “Totem e Tabù del nostro tempo” che si è chiusa a Udine dopo quattro giorni con oltre 100 incontri, tra confronti-dibattiti, spettacoli, proiezioni, mostre, presentazioni di libri e conferenze. Si è detto soddisfatto il presidente dell'omonima associazione promotrice, Alessandro Verona, “sia per la crescita numerica di questa edizione rispetto alla precedente, che aveva totalizzato 30.000 presenze, sia per la qualità delle proposte”. Per il prossimo anno, il presidente e la curatrice Paola Colombo hanno anticipato che “i temi specifici saranno come sempre decisi dal Comitato scientifico, ma comunque all’interno di una cornice, come è stato quest’anno con totem e tabù, perché la formula ha funzionato benissimo”. Verona ha poi lanciato una proposta per l’ex cinema-teatro Odeon, struttura privata chiusa da dodici anni nel capoluogo friulano, in un edificio di notevole pregio architettonico, riaperta temporaneamente dal festival per l’allestimento della mostra fotografica “Tokyo Beyond” di Michele Biasutti. “La nostra associazione – ha detto – si candida a diventare ‘capofila’ di un progetto di valorizzazione culturale di questo spazio, per trasformarlo in un epicentro di iniziative e progetti a vantaggio di tutti gli operatori culturali di questa città. Per quanto riguarda i fondi, avremo bisogno di un partner molto forte, ma qualche idea in questo senso c’è già”. Continuità nel 2016 anche per l’indagine interattiva, quest’anno sul tema di come viene vissuto il sesso dagli under 35, sviluppata attraverso il sondaggio “In my bed”.