(ANSA) - SAN MARINO, 12 SET - Si consolida la normativa
sammarinese a proposito di trapianti di cellule umane grazie
alla definizione del decreto delegato sull'attuazione delle
direttive europee in materia di qualità e sicurezza per la
donazione, l'approvvigionamento, il controllo, la lavorazione,
la conservazione, lo stoccaggio e la distribuzione di tessuti e
cellule umani". San Marino si allinea dunque all'Ue su una
materia delicata come la qualità delle cellule destinate ad
applicazioni sull'uomo.
Nel merito del decreto, sono escluse le donazioni di cellule
riproduttive, di tessuti e cellule fetali e le cellule
embrionali. Per questi si rimanda a fonti legislative superiori
nonché ad un parere del Comitato di Bioetica per fissare linee
guida in materia che consentano di regolamentare in futuro il
settore della fecondazione in vitro e degli istituti per la
riproduzione medicalmente assistita.
Sì invece a donazione, raccolta, controllo, conservazione di
cellule adulte e di cellule emopoietiche, incluse le cellule del
sangue del cordone ombelicale. A farsi garanti di tutto ciò
saranno la Segreteria di Stato per la Sanità, l'Istituto per la
Sicurezza Sociale e l'Authority Sanitaria. Quest'ultima in
particolare sarà responsabile sia del rilascio delle
autorizzazioni agli istituti dei tessuti per poter operare,
oltre che di tutte le misure di vigilanza e controllo. In
particolare riguardo alla sicurezza e alla qualità di tutte le
fasi di approvvigionamento, lavorazione e conservazione, import
ed export (garanzia di tracciabilità attraverso codice unico di
identificazione) e soprattutto nella eventuale gestione degli
eventi avversi. La donazione di tessuti e cellule è volontaria e
gratuita.
"Questo provvedimento - ha detto il Segretario di Stato per
la Sanità, Francesco Mussoni - realizza uno degli obiettivi
previsti dal Piano Sanitario e Socio sanitario 2015-2017
approvato dal Consiglio Grande e Generale nel maggio 2015".
(ANSA).