(ANSA) - BOLOGNA, 23 AGO - Al via in Emilia-Romagna la
vendemmia, "che si apre con il ritorno dei voucher che
assicurano al settore uno strumento a bassa burocrazia, agile e
flessibile che semplifica le procedure per l'assunzione di
manodopera per periodi limitati". Lo comunica Coldiretti
regionale annunciando che la vendemmia 2018 in regione segna
anche il "ritorno alla 'normalità' produttiva dopo il crollo
quantitativo (-23%) causato dalle bizze meteorologiche del
2017".
Come avviene da quasi dieci anni il periodo di inizio
raccolta è anticipato di una decina di giorni, mentre la
produzione di vino dovrebbe tornare a circa 7 milioni di
quintali, con una qualità di ottimo livello grazie anche al sole
che ha caratterizzato le ultime settimane di maturazione. È già
avanti, secondo Coldiretti regionale, la vendemmia delle uve
destinate alla spumantizzazione (Pinot, Chardonnay, Moscato) ed
è pronta al via la raccolta dei vini bianchi classici: Albana,
Trebbiano, Pignoletto, Ortrugo, Malvasia.
Nella prima decade di settembre inizierà anche la vendemmia
delle uve per i vini rossi, dal Sangiovese al Gutturnio, dal
Lambrusco al Merlot, fino al Cabernet.
A livello quantitativo la maggior crescita produttiva, per
Coldiretti, sarà in Romagna dove, a parte per le aziende colpite
dalle grandinate di fine giugno-inizi luglio, la produzione è in
aumento su tutte le varietà di vino; nel bolognese crescono i
bianchi, in leggero calo i rossi; produzione nella norma a
Ferrara e Piacenza e Parma; i lambruschi sono in aumento di
circa il 15% sia a Reggio, sia Modena, anche se in quest'ultima
provincia, nella zona pedemontana si registrerà un leggero calo
produttivo. La qualità delle uve di quest'anno è la base per
vini di ottima qualità.
Il 48,9 per cento dei vini dell'Emilia Romagna - sottolinea
l'associazione - è destinata alla produzione di vini Doc
(21,4%), Igt (27,5%), mentre la restante percentuale (51,1%) è
destinata a vini da tavola e vini varietali. I vini Doc sono 18,
quelli Igt 9, mentre due vini (Albana di Romagna e Pignoletto
classico dei Colli bolognesi) hanno la denominazione di origine
controllata e garantita (Docg). In Emilia Romagna - ricorda
Coldiretti - ci sono 51 mila ettari di vigneto, coltivati da 19
mila aziende, più di un terzo delle quali (35%) vende
direttamente al consumatore. (ANSA).