(ANSA) - BOLOGNA, 07 GIU - Capire come funziona il 'cuore'
dell'emergenza-urgenza dell'Azienda Usl di Bologna, osservare
come gestiscono le richieste di intervento gli operatori,
scoprire chi opera sull'elisoccorso o pilota il drone che
sorveglia, dall'alto, le grandi manifestazioni. Il 6 e il 20
ottobre a Bologna la Centrale Operativa del 118 Emilia est apre
le porte ai cittadini. Servendo le province di Bologna, Ferrara
e Modena, riceve le segnalazioni dai territori e coordina
l'invio dei mezzi di soccorso.
"Lo scorso anno - ha spiegato Cosimo Picoco, responsabile
Centrale operativa 118 Emilia est - abbiamo ricevuto 310mila
chiamate attivando 225mila servizi di soccorso. Il team è
composto da 50 infermieri e 5 coordinatori". Importante anche la
app Dae ResponDer, integrata con la centrale operativa, censisce
i defibrillatori presenti in città e allerta i soccorritori,
anche non medici o infermieri, in caso di presunto arresto
cardiaco. Nei primi mesi dal lancio, si sono registrati 832
cittadini della provincia di Bologna.
"La tempestività è tutto - ha aggiunto Giovanni Gordini,
direttore Dipartimento Emergenza - un cittadino su mille, ogni
anno, ha un arresto cardiaco. A Bologna ci sono circa 400
arresti cardiaci all'anno: più cittadini sanno dove sono i
defibrillatori o sanno come intervenire, più sono le possibilità
che si riesca a intervenire con efficacia". "Aprendo le porte
alla città - ha concluso Chiara Gibertoni, direttore generale
dell'Azienda Usl di Bologna - il cittadino conosce le persone
dietro al numero di telefono. Per gestire le emergenze serve la
collaborazione di tutti". (ANSA).