(ANSA) - BOLOGNA, 9 SET - L'Emilia-Romagna cuore europeo della ricerca sul clima. E' Bologna infatti con il suo Tecnopolo la città candidata dall'Italia per essere la prossima sede del Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine (Ecmwf), l'organizzazione intergovernativa sostenuta da 20 Stati membri europei che attualmente ha sede a Reading, in Inghilterra, e che è alla ricerca di soluzioni per ricollocare il proprio data center. Lo ha deciso oggi il Consiglio dei Ministri, riunito a Roma, individuando il capoluogo emiliano come sede privilegiata rispetto alle altre candidature di città italiane.
La proposta, che sarà ora presentata dal Governo italiano all'Unione europea, è stata avanzata e sostenuta dalla Regione Emilia-Romagna con il supporto di importanti istituzioni italiane e agenzie coinvolte nelle previsioni metereologiche, nelle simulazioni e previsioni climatiche, nel monitoraggio e nella salvaguardia ambientale, nella ricerca e nei servizi per la protezione civile. Il progetto prevede la realizzazione di un data center, una sede moderna ed efficiente dal punto di vista energetico, in grado di ospitare i super computer dell'Ecmwf e le relative attrezzature connesse, con infrastrutture logistiche di alto livello, in un ambiente scientifico innovativo.
"L'Emilia-Romagna è in corsa per compiere un altro importante passo in avanti per essere sempre di più piattaforma europea per la ricerca e l'innovazione - afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini - e mai come questa volta il fare sistema, il fare rete fra istituzioni, università e centri di ricerca è risultato vincente".
Il progetto selezionato dal Governo prevede che il data center dell'Ecmwf venga situato presso il Tecnopolo di Bologna all'ex manifattura Tabacchi, in un'area di proprietà della Regione Emilia-Romagna in cui è presente un edificio, attualmente in ristrutturazione, già destinato dal Comune a ospitare le organizzazioni di ricerca e innovazione. L'area che verrebbe assegnata al Centro dati dell'Ecmwf è di 9 mila metri quadri, compresa la zona per le attrezzature computerizzate ad alta performance al piano terra e per gli uffici. Una disponibilità di spazi che potrà essere ulteriormente ampliata, con altri 6 mila metri quadri e con la possibilità di ospitare altre attività di ricerca correlate. (ANSA).